Gianluca Vialli sta ancora combattendo la sua lunga e dura battaglia contro un cancro al pancreas e lo sta facendo ormai dal 2017. Per questa ragione, l'ex attaccante di Juventus e Sampdoria ha deciso di lasciare il suo ruolo da capo delegazione della nazionale italiana di calcio. A renderlo noto lo stesso Vialli sul sito ufficiale della Figc: "Al termine di una lunga e difficoltosa trattativa con il mio meraviglioso team di oncologi ho deciso di sospendere, spero in modo temporaneo, i miei impegni professionali presenti e futuri".
Vialli si è detto speranzoso di tornare a ricoprire quell'incarico al fianco del ct Roberto Mancini: "L’obiettivo è quello di utilizzare tutte le energie psico-fisiche per aiutare il mio corpo a superare questa fase della malattia, in modo da essere in grado al più presto di affrontare nuove avventure e condividerle con tutti voi. Un abbraccio". L'ex giocatore della Juventus è stato scelto per questo ruolo di capo delegazione nel novembre del 2019 prendendo il posto di Gigi Riva. C'è grande attesa per capire quando riuscirà a tornare al suo posto.
Tutto il team Italia è unito in questa battaglia di Vialli che è diventata un po' di tutti, in primis per il suo ex compagno e grande amico, il ct Roberto Mancini. Gabriele Gravina, numero uno della Figc, ha voluto esprimere il suo affetto nei confronti di un uomo che ha dimostrato grande coraggio in questi anni: "Gianluca è un protagonista assoluto della Nazionale italiana e lo sarà anche in futuro. Grazie alla sua straordinaria forza d’animo, all’Azzurro e all’affetto di tutta la famiglia federale sono convinto tornerà presto. Può contare su ognuno di noi, perché siamo una squadra, dentro e fuori dal campo”.
Era il dicembre del 2021 quando fu Vialli in persona ad annunciare la recrudescenza della malattia. Intervenendo ai microfoni dell'emittente televisiva Cremona1, rivelò:"L'ospite indesiderato è ancora con me, a volte più presente, altre meno. Spero mi possiate sopportare ancora per tanti anni ma sono fiducioso ed ottimista, chi mi circonda mi trasmette forza e coraggio". In quel periodo l'Italia di Mancini era ancora in corsa per giocarsi l'accesso a Qatar 2022, attraverso gli spareggi e i playoff, ma fu fatta fuori a marzo dalla Macedonia del Nord.
Tutti però abbiamo in testa le immagini del luglio del 2021, a Wembley, quando un commosso Vialli abbracciò il ct Mancini qualche istante dopo la conquista dell'Europeo da parte dell'Italia. L'auspicio di tutti è che si torni a rivedere quelle belle immagini con Vialli assoluto protagonista e da vincitore della sua personale battaglia della vita.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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