Due anni e nove minuti

L'arbitro, avvertito dagli impiegati del Var, lo ha punito per un colpo allo stinco di Loftus-Cheekche fu suo compagno in nazionale

Due anni e nove minuti
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I sogni non finiscono all'alba ma dopo nove minuti. Bamidele Jermaine Alli, per il football Dele Alli, ha atteso due anni prima di tornare in campo. Il Como gli ha offerto il posto in serie A, la Premier League lo aveva abbandonato, Tottenham, Everton, un breve viaggio in Turchia,

tutto sembrava finito per un talento fresco e vero, segnato dall'infanzia aspra, abbandonato quando era ancora in culla dal padre, cresciuto da una madre alcolizzata, abusato sessualmente all'età di anni sei da un'amica di famiglia e poi la droga e ancora cronaca buia, prima di trovare il football, però cancellando dalla maglia il cognome del padre traditore, nonostante un pentimento successivo. Cesc Fabregas lo conosceva bene, lo ha voluto al Como, vuole recuperare un uomo e un calciatore. L'arbitro, avvertito dagli impiegati del Var, lo ha punito per un colpo allo stinco di Loftus-Cheek

che fu suo compagno in nazionale.

Alli, stupito, si è guardato intorno per capire in che razza di storia fosse capitato, a quel punto Walker, un altro inglese suo sodale ma ieri suo avversario, ha provato a convincere l'arbitro, l'espulsione era eccessiva, in fondo si era trattato di un colpo di gioco: negativo, Brexit totale, un turno di squalifica, Dele Alli non dovrà aspettare altri due anni.

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