"Ecco a cosa deve stare attenta l'Inter". Costacurta mette in guardia i nerazzurri

Intervista esclusiva a 360° ad Alessandro Costacurta, ex difensore del Milan e attuale talent di Sky Sport

"Ecco a cosa deve stare attenta l'Inter". Costacurta mette in guardia i nerazzurri

L'Inter di Simone Inzaghi è pronta ad affrontare il match di ritorno degli ottavi di finale di Champions League in un Wanda Metropolitano che si preannuncia infuocato. Si parte dall'1-0 di San Siro con i nerazzurri che hanno fallito almeno due clamorose chance per rendere il punteggio ancora più rotondo nei confronti dell'Atletico Madrid di Diego Pablo Simeone. In esclusiva per ilGiornale.it, Alessandro Costacurta, ex grande difensore del Milan e attuale commentatore ormai da anni per Sky Sport, ha parlato di Inter e della sfida contro i colchoneros che può valere una stagione, ma anche di Europa League con Atalanta, Roma e Milan ancora in gioco e con la chance di poter vincere la competizione.

Che partita sarà per l'Inter quella di stasera al Wanda Metropolitano?

"Sarà una partita durissima anche se i numeri sono dalla parte dell'Inter. Io, di solito, non sono un grande amante dei numeri ma da un lato c'è una squadra in formissima con 14 vittorie e un pareggio nelle 15 uscite e dall'altra parte un'altra squadra che ha perso cinque delle ultime nove partite. Poi, però, c'è sempre il campo che parla e l'Atletico Madrid è una delle peggiori squadre da incontrare in queste sfide di Champions League. Hanno esperienza, carattere, grinta e a casa loro non è mai facile e non dovranno cadere nel loro tranello. Sarà una battaglia ma l'Inter ha tutte le carte in regola per farcela".

Crede che l'Inter passerà il turno?

"Credo che inter sia più forte, l'ha dimostrato nell'ultimo anno e di conseguenza parte leggermente favorita complice anche il vantaggio dell'andata. Vero è che non incontra una squadra qualsiasi. All'andata l'Inter poteva vincere con gol di scarto in più viste le teante occasioni avute. L'Atletico è rimasta ancora in corsa perché è anche una squadra che con il suo modo di giocare ti mette in difficoltà. Fa della compattezza e della distruzione del gioco avversario le sue prerogative migliori e dunque non sarà facile. Ripeto, però, l'Inter è più forte, gioca meglio e dunque è favorita e ce la può fare".

Dovesse uscire sarebbe un ridimensionamento per l'Inter e per Simone Inzaghi?

"No, un ridimensionamento assolutamente no. Sarebbe un vero peccato perché all'andata l'hai vinta senza aver avuto problemi. La forza dell'Inter è che crea tanto e soffre poco ma in Europa ci sono squadre che te le fanno sudare le qualificazioni come appunto l'Atletico Madrid. Anche il Real Madrid ha sofferto al ritorno e non poco contro il Lipsia e dunque immagino che questa sera ci sarà una battaglia al Wanda Metropolitano".

Simone Inzaghi è stato criticato per aver perso il primo anno lo scudetto ma nell'ultimo anno è esploso lui e di conseguenza l'Inter: se l'aspettava?

"Lui giocava già bene con la Lazio e dunque non è una sorpresa. Fino a 13-14 mesi fa l'Inter giocava un calcio piacevole, a volte meno ma diciamo che ha sempre mostrato cose interessanti. Poi nel calcio ci sono dei momenti in cui arriva la svolta perché esattamente un anno fa inzaghi era criticato e sembrava che se ne dovesse andare, sembrava un pirla seduto sulla panchina dell'Inter quando in realtà era ovviamente il contrario. La cosa che più mi ha impressionato di Simone è sempre stata calma con cui si presentava nelle conferenze stampa, l'approccio alle partite, il modo di parlare, il modo di gestire il gruppo: sempre con un calma e una tranquillità incrdibile. Per questo suo modo di comportarsi io ho sempre pensato che avrebbe fatto bene e così è stato. Non voglio fare paragoni con altri allenatori ma la sua gestione, il suo modo di relazionarsi e quella calma ricorda altri grandi allenatori del recente passato e attualmente in attività. Il modo in cui gioca l'Inter è lo specchio di questa sua gestione, a momenti distrugge il Manchester City in finale di Champions League, come gli era andata bene nei sorteggi gli è poi girata andata male in finale ma da lì è arrivata la svolta e la squadra ha preso consapevolezza. L'Inter oggi è nelle prime 3-4 squadre al mondo, giù il cappello davanti a Simone, ma anche ai dirigenti per gli acquisti e per la programmazione fatta in questi anni. Non so quanto lui ci abbia messo becco nel mercato ma hanno già preso altri due incastri favolosi per l'anno prossimo (Taremi e Zielinski; ndr). La macchina sta diventando sempre di più un pezzo granitico tutti".

Passiamo al Milan in Europa League: può realmente vincere la competizione?

"Penso che può vincerla solo se prima si incontrano Bayer Leverkusen e Liverpool perché sono più forti e se le incontri nei turni ad elmiiazione diretta penso sia difficile escano, diverso in una finale secca dove il Milan potrebbe giocarsela assolutamente. Anche il Liverpool potrebbe anche trovare un Milan in forma e uscire, tutto è possibile. Se mi chiedi però un pronostico credo che Liverpool e Bayer Leverkusen siano le squadre da battere in questa competizione".

Oltre alla Roma che ha già ipotecato la qualificazione ai quarti e al Milan però c'è anche l'Atalanta e dunqe ci potrebbero essere tre squadre nelle prime otto di Europa League. Cosa ne pensa del percorso di nerazzurri e giallorossi?

"Il discorso fatto per il Milan vale naturalmente anche per Atalanta e Roma che si sono dimostrate all'altezza di questa importnate competiezione. Anche qui dipenderà molto dagli incroci dei quarti di finale"

Domanda provocatoria: la lotta scudetto si può riaprire visto che c'è qualcuno sui social che fa ancora delle tabelle di recupero?

"Lo scudetto è archiviato (ride; ndr). Bisogna essere seri e realisti..."

Cosa ne pensa invece della stagione della Juventus: poteva fare un po' di più vista la rosa e che aveva solo da pensare al campionato?

"Non avere le coppe ha dato una mano, ma io penso che il lavoro di Allegri sia stato buono sotto l'aspetto della gestione e anche dei risultati. Ha avuto problemi e in un certo senso li ha saputi gestire, ha trovato risorse inaspettate come i giovani e penso che il suo lavoro sia da evidenziare. Io, Alessandro Costacurta a vedere la Juventus non mi diverto, scelgo altre partite perché non mi diverte a livello di gioco. Nelle ultime 2-3 giornate c'è stato un milgioramento nel gioco ma la juventus non la scelgo come squadra da guardare. Qualche attenuante gliela voglio dare come l'infortunio di Chiesa, qualche problemino avuto anche da Vlahovic ma soprattutto il non aver avuto Pogba ha destabilizzato perché Paul in Serie A avrebbre fatto la differenza nonostante un passo decisamente inferiore rispetto al passato".

Crede che Milan e Juventus cambieranno allenatori a fine stagione?

"Credo sia ancora presto per entrambi, soprattutto per il Milan perché dovesse vincere o arrivare in finale di Europa League e secondo in campionato per me Pioli avrebbe fatto un buon lavoro. In generale credo il suo lavoro in questi anni sia molto buono, non eccellente, ma ha vinto scudetto che sulla carta non doveva vincere, credo sia inferiore a un paio di squadre ma restano sempre ad un livello alto.

Chiaro che se i dirigenti vogliono vincere con questo tipo di squadra sbagliano perché a me piace la strategia e l'idea di gioco dell'ultimo periodo di Pioli, c'è un bel progetto dietro ma ci vuole tempo e devono trovare un equilibrio. Ad esempio il progetto di gioco del Milan mi piace quello della Juventus non mi piace ma lì bisogna vedere a cosa vogliono arrivare i dirigenti bianconeri".

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