Torino - Contro il Lecce ha fatto cento. E, pur non segnando né fornendo assist, è stato ancora una volta il migliore dei suoi. Federico Chiesa si è preso la Juventus: finalmente, verrebbe da dire. Perché l`infortunio al ginocchio patito a gennaio 2022 lo ha tenuto troppo tempo ai box e, soprattutto, gli ha fatto perdere quasi per intero la scorsa stagione. Quando è sì tornato a disposizione di Allegri, ma quasi sempre a scartamento ridotto sia nel minutaggio che nel rendimento offerto sul prato. I numeri in certi casi non mentono mai: lo scorso campionato il numero 7 bianconero - che ha appunto appena tagliato il traguardo delle cento presenze con la Signora - ha giocato 843` in 21 presenze, segnando due reti e fornendo 5 assist. Quest`anno, dopo sole sei giornate di campionato, Chiesa è già arrivato a 496`, buttando la palla dentro quattro volte e regalando un assist: più di lui hanno finora giocato soltanto il terzetto composto da Bremer, Danilo e Rabiot (ovvero tutti i 540` minuti disponibili, più i recuperi), oltre a Locatelli (524`).
In pratica, il figlio di Enrico è diventato indispensabile: attaccante aggiunto o, per dirla con Allegri, attaccante e basta «perché da uno come lui mi aspetto 14-16 gol a stagione, deve stare più vicino alla porta e puntarla appena può. In quella posizione ha enormi margini di miglioramento: se invece si limita a stare largo a sinistra, si isola troppo».
Comunque la si pensi, i dati al momento danno ragione al tecnico bianconero. Almeno quelli relativi al fatturato dello stesso Chiesa: «Siamo allineati con quello che dice il nostro allenatore - le sue parole nel post Lecce -. Remiamo tutti nella stessa direzione: il quarto posto è l`obiettivo reale, poi a marzo vedremo come sarà la classifica. Siamo la Juventus: per adesso dobbiamo rimanere agganciati alle prime posizioni, più avanti magari punteremo ad altro».
Nel frattempo, testa bassa e pedalare. Con il contratto in scadenza nel 2025 che la Juve vorrebbe allungare in tempi (più meno) brevi per evitare di trovarsi in ambasce la prossima stagione: i rapporti con l`entourage del giocatore sono comunque buoni ed è probabile che si trovi una chiave per allungare l`accordo di almeno una stagione così da poter anche affrontare eventuali offerte di mercato senza avere l`acqua alla gola. «In estate ho ricevuto la chiamata di Giuntoli - ha spiegato Chiesa -. Ci siamo confrontati e ci siamo detti di non pensare al mercato: io ho avuto in mente solo il tornare in forma».
Nei prossimi mesi si vedrà, anche in questo caso.
Magari dopo avere trascinato la Juve vestendo anche i panni del leader, adesso che buona parte della vecchia guardia non c`è più e lo spazio per ergersi a "capobranco" non manca: «Io leader? Quando indossi questa maglia, le responsabilità le hai comunque: la Juve ha una storia infinita, noi abbiamo grandi giocatori che non si tirano mai indietro e giovani che vogliono crescere. Siamo partiti con entusiasmo, stiamo cercando di remare tutti dalla stessa parte, quella del calcio moderno, perché è il tipo di calcio che ci chiede il mister. La strada è quella giusta».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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