Juventus, Santoriello esce di scena dal processo sulle plusvalenze

Il magistrato, finito nel mirino della critica per alcune dichiarazioni del 2019, ha deciso di fare un passo indietro e quindi non sarà presente in aula lunedì 27 Marzo, quando si terrà l'udienza preliminare del processo sulle plusvalenze della Juventus

Juventus, Santoriello esce di scena dal processo sulle plusvalenze

A pochi giorni dall’inizio della partita cruciale per la stagione della Vecchia Signora, la vicenda legata al processo per le irregolarità finanziarie della Juve si arricchisce di un nuovo capitolo. In vista dell’udienza preliminare di Lunedì 27 marzo, il pubblico ministero Ciro Santoriello ha deciso di astenersi dal rappresentare l’accusa, lasciando spazio agli altri colleghi della procura di Torino. La notizia, arrivata nella mattina di mercoledì, ha ravvivato ulteriormente l’avvicinamento a questo appuntamento segnato in rosso sul calendario dei tifosi della Juventus. Non è dato sapere quale sia la motivazione dietro la scelta del magistrato e quale sarà l’effetto sul processo relativo alla questione plusvalenze della società torinese ma sicuramente la pausa legata alla Nazionale amplificherà ulteriormente le reazioni di una tifoseria sull’orlo di una crisi di nervi.

Il procuratore "prende atto"

Come riportato dalle agenzie, la notizia è stata riferita al procuratore capo della Repubblica di Torino, Anna Maria Loreto, qualche giorno fa, seguendo la procedura del caso. La sua reazione è improntata alla moderazione: il procuratore ha “preso atto” dell’astensione del procuratore aggiunto, una scelta che, a suo dire, sarebbe stata apprezzata per il suo “alto senso istituzionale e senso di lealtà e attaccamento all’ufficio”. Una risposta dal tono istituzionale che non lascia trasparire cosa sia successo all’interno della procura e se quindi abbia cambiato o meno il piano di battaglia dell’accusa in vista dell’udienza preliminare.

La modifica lascerà quindi spazio agli altri due magistrati del pool incaricato dell’inchiesta, l’altro procuratore aggiunto Marco Gianoglio e il sostituto Mario Bendoni. Santoriello era stato un punto di forza dell’inchiesta, vista la sua grande esperienza nel campo dei reati finanziari, ma a questo punto, con la strategia già definita nei dettagli, non è chiaro quali possano essere le conseguenze nelle dinamiche interne al team. Una cosa è certa: la notizia ha causato una serie di reazioni tra il sarcastico e divertito nella tifoseria della Juventus, che lo aveva già marchiato come nemico pubblico numero uno.

aula tribunale

Scelta obbligata o strategica?

Al momento nessuna voce è uscita dal Tribunale di Torino, dove la preparazione per l’udienza continua come se niente fosse, quindi possiamo solo speculare sulle motivazioni che hanno spinto il magistrato a chiamarsi fuori. Sicuramente le polemiche mediatiche di qualche settimana fa, quando le sue esternazioni in un convegno del 2019 erano tornate di stretta attualità non avevano certo aiutato a stemperare i toni. A guadagnarsi le prime pagine erano state le parole dal sen fuggito, una battuta passata del tutto inosservata al tempo ma diventata esplosiva: “Lo ammetto, seguo e sono tifosissimo del Napoli e odio la Juventus. Come pubblico ministero sono anti-juventino, contro i ladrocini in campo”.

Le frasi erano sembrate un attimo fuori luogo visto che nel convegno si parlava di irregolarità finanziarie nei bilanci delle società sportive ma nessuno si era scandalizzato, specialmente dopo l’archiviazione di un procedimento che riguardava proprio la Juventus. Da qui a dipingergli un bersaglio sulla schiena ed indicarlo ai tifosi sul piede di guerra come un nemico il passo era stato fin troppo breve.

Il pool che coordina l’inchiesta sulla società torinese

dovrà quindi fare a meno di lui da ora in avanti. Vedremo lunedì se l’accusa ne soffrirà o se l’impianto messo in piedi anche da Santoriello sarà sufficiente per respingere l’assalto della difesa bianconera.

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