Il big match della domenica della Serie A sorride alla Lazio che, però, si era fatta rimontare il doppio vantaggio da un’Atalanta mai doma. Di fronte al pubblico dell’Olimpico, l’undici di Sarri ha il merito di tenere duro quando la Dea sembrava sul punto di avere la meglio e la pazienza di approfittare di un raro errore della retroguardia lombarda. Tre punti d’oro quelli portati a casa dai capitolini, che continuano l’ottimo momento dopo una partenza in campionato da dimenticare. Parecchio da rivedere, invece, per Gasperini.
Partenza a razzo dei padroni di casa che mettono subito sotto un’Atalanta abulica, passando in vantaggio grazie all’autorete di De Ketelaere, che devia nella sua porta un angolo di Luis Alberto. Quando la Dea prova a rifarsi avanti, ecco la micidiale ripartenza della Lazio che vale il raddoppio di Castellanos, al primo gol in Italia. Dopo aver rischiato il tracollo, i bergamaschi si rifanno sotto sull’unico errore della difesa laziale, che lascia troppa libertà ad Ederson. Secondo tempo con una Lazio un po’ stanca che concede troppo all’Atalanta, che trova il pareggio grazie al colpo di testa di Kolasinac. Dopo aver rischiato, i padroni di casa trovano il gol della vittoria grazie al nuovo entrato Vecino, alimentato da Castellanos. Il forcing finale della Dea non serve a molto, i tre punti rimangono a Roma.
La partita
Maurizio Sarri si è più volte lamentato del calendario troppo fitto ed arriva a questa gara fondamentale per la stagione della Lazio senza poter contare sul capitano Ciro Immobile, ancora fuori per problemi muscolari. Nonostante la gran prova in Champions, Pedro parte ancora dalla panchina; sulle fasce, quindi, vanno Felipe Anderson e Zaccagni. Ancora turnover sulla mediana: accanto al punto fisso Luis Alberto, stavolta tocca a Guendouzi e Rovella. Difesa piuttosto abbottonata, visto che sulle fasce giocheranno Marusic e Hysaj, con Lazzari e Pellegrini pronti ad entrare a partita in corso.
Il tecnico dei bergamaschi, invece, riceve notizie contrastanti dall’infermeria: se Toloi è indisponibile per infortunio, Scamacca parte da titolare, avendo recuperato dal problema muscolare. A fianco dell’ex West Ham giocherà De Ketelaere, supportato dalla creatività di Pasalic: Koopmeiners e Lookman, che erano sembrati a corto d’ossigeno giovedì sera, partono dalla panchina. Nessun’altra modifica al centrocampo mentre a prendere il posto dell’azzurro in difesa è Djimsiti: Scalvini, quindi, scalerà sulla fascia destra.
Lazio a valanga, Atalanta abulica
Partenza circospetta da parte di entrambe le squadre, che in Europa hanno speso molto ma a portarsi avanti con più insistenza sono i padroni di casa. La pressione ed il ritmo imposto dalla Lazio trova subito lo sbocco giusto, ancora una volta da calcio piazzato. Angolo teso e a rientrare di Luis Alberto, palla che viene mancata da tutti e carambola addosso all’incolpevole Charles De Ketelaere. Musso rimane immobile e non può che raccogliere la sfera nella propria rete. Davvero sfortunata la Dea in questa occasione ma il tempo per recuperare non manca di sicuro per l’undici di Gasperini.
Il gol preso a freddo sembra scuotere i lombardi, che iniziano a spingere forte sulla fascia destra e provare a recapitare qualche pallone buono per uno Scamacca un po’ isolato. Ederson rimane a terra dopo un contatto fortuito ma riesce a riprendere il gioco. I capitolini non hanno più l’aggressività dei primi minuti e sono costretti ad affidarsi ai lanci lunghi per scavalcare il centrocampo bergamasco. Per fortuna non manca la tecnica e l’undici di Sarri trova il raddoppio su una ripartenza micidiale: Provedel per Zaccagni, bel movimento al centro, lancio sulla corsa di Felipe Anderson sulla destra e cross calibrato benissimo per Valentin Castellanos, cui la difesa concede troppo spazio. Fin troppo facile per l’avanti argentino bucare ancora il connazionale e portare la Lazio sul 2-0 in soli 11 minuti. Gran soddisfazione per il sudamericano, che non aveva ancora segnato in Serie A.
L’Atalanta è sotto choc e ci vuole una paratona di Musso pochi minuti dopo per evitare il 3-0. Calcio di punizione di Luis Alberto deviato dalla barriera proprio sui piedi di Casale: il difensore tira a botta sicura ma il portiere argentino si riesce a salvare. In campo, per ora, ci sono solo i biancocelesti. Al 18’, invece, è la traversa a salvare Musso sul gran tiro di Guendouzi, decisamente in palla oggi pomeriggio. La Dea fa una fatica immane ad impostare azioni con regolarità e rischia di affondare sotto i colpi di una Lazio aggressiva e cinica quanto basta. Ci vuole fino al 24’ prima di vedere l’Atalanta che minaccia seriamente la porta di Provedel: cross teso di Ruggeri, Casale lo spizza proprio sulla corsa di Pasalic ma il croato è poco preciso nello schiacciare la sfera. Il pallone impatta a terra e vola sopra la traversa, graziando il portiere laziale.
Ederson riapre la partita
Alla mezz’ora, Atalanta che finalmente riesce ad esprimersi con meno nervosismo. Lazio che sbaglia qualche passaggio facile e non trova più corridoi buoni per le ripartenze, riconsegnando il pallino del gioco agli ospiti. Visto il ritmo altissimo di un primo quarto d’ora giocato a mille, ovvio che l’undici di Sarri tiri un attimo il fiato: la Dea ne approfitta grazie ad un mezzo svarione della difesa. Palla liberata male che torna sui piedi di Ruggeri: cross spiovente sul dischetto del rigore che trova Ederson lasciato colpevolmente solo dai centrali biancocelesti. Il brasiliano ringrazia e schiaccia il pallone dietro le spalle di Provedel: 2-1 Lazio, partita riaperta.
La Dea ora ci crede e si rovescia nell’area laziale con convinzione, senza però riuscire a minacciare seriamente la porta dei padroni di casa. Prima Zappacosta, poi De Ketelaere sprecano un paio di discrete occasioni. Partita che ora vive di fasi nelle quali le due squadre schiacciano gli avversari pur senza creare enormi grattacapi alle rispettive retroguardie. Al 40’ la Lazio sembra subire la pressione dei bergamaschi ma gli ospiti non riescono ad andare oltre a qualche tiro velleitario. Finale di primo tempo all’insegna di un gioco frammentato e qualche contatto duro ma le due squadre sembrano aspettare solo di tornare negli spogliatoi. Un controllo sbagliato di Musso regala un angolo alla Lazio al 45’ e ci vuole l’intervento del portiere di pugno per evitare il colpo di testa di Casale. Non c’è tempo per altro: il primo tempo finisce 2-1 per la Lazio. Molto da rivedere per Gasperini nell’intervallo.
Kolasinac segna il pareggio
Visto che il centrocampo della Dea ha sofferto troppo la pressione costante dei padroni di casa, Gasperini decide che è il momento di cambiare: fuori Pasalic, spazio alla concretezza di Koopmeiners. La differenza si vede subito: Atalanta molto più aggressiva sul portatore di palla e Lazio che fatica ad uscire in maniera pulita. Gli ospiti, ora, sono molto più simili a quelli visti in settimana a Lisbona e si rendono subito pericolosi con De Ketelaere: il belga si fa largo in qualche modo tra Marusic e Rovella, costringendo Provedel ad una parata complicata. Il tiro successivo di Ruggeri è deviato in angolo ma il portiere laziale fa buona guardia sul susseguente cross. Lunga fase di controllo palla dei lombardi, che ora fanno girare bene il pallone, concedendo alla Lazio solo poche puntate estemporanee in avanti. Primi cambi anche per Sarri: fuori Zaccagni e Luis Alberto, dentro Pedro e Vecino.
Musso è costretto ad un’uscita per evitare che il nuovo entrato Pedro vada in porta ma pochi minuti dopo non è altrettanto fortunato: stavolta l’avanti della Lazio controlla bene e lo batte per il gol del 3-1. Non ci vuole molto, però, prima che si alzi la bandierina del guardialinee: fuorigioco. Gasperini richiama Scamacca, dando almeno mezz’ora di gioco a Lookman, sperando che la sua velocità possa fare la differenza. La mossa funziona e nel giro di pochi minuti l’Atalanta trova il gol del pareggio: angolo battuto corto da Ruggeri per Koopmeiners, il cui cross sul palo lontano trova la deviazione di testa di Kolasinac. Niente da fare per Provedel. Il gol viene convalidato nonostante le proteste dei padroni di casa, che lamentano una spinta in area di rigore. Sarri richiama anche Guendouzi, tra i migliori in campo, per dare spazio a Kamada ma ora sembra l’Atalanta a poter portare a casa i tre punti.
Vecino stende la Dea
Visto il gran ritmo tenuto da entrambe le squadre, tenere alta l’intensità è sempre più difficile e Gasperini richiama in panchina De Ketelaere per provare la carta Muriel, forse più efficace davanti alla porta. Quella a soffrire di più dal punto di vista fisico, però, è la Lazio, costretta ad arretrare di fronte agli attacchi degli ospiti. A 18 minuti dalla fine del tempo regolamentare, comunque, è la Dea a crederci di più, nonostante abbia avuto un giorno in meno per recuperare dalle fatiche in Europa. Quando i padroni di casa si presentano dalle parti di Musso, lo fanno in maniera troppo approssimativa, come sul colpo di testa centrale di Kamada. Qualche polemica qualche minuto dopo, quando è il giapponese a presentarsi in area, finendo a terra dopo un contatto discutibile: Orsato lascia correre, nonostante le proteste.
Sarri si gioca gli ultimi due cambi richiamando Felipe Anderson e Rovella, che hanno corso tantissimo: al loro posto Cataldi ed Isaksen, che si rende subito pericoloso sulla destra. Se il calcio di punizione del danese sorvola la traversa di Musso, la Lazio ora sembra più propositiva. Il tecnico bergamasco effettua anche lui gli ultimi due cambi: fuori Zappacosta e Ruggeri, dentro Bakker ed Holm per reggere meglio in un finale di partita che si preannuncia complicato. Neanche due minuti e una disattenzione della difesa trasforma un passaggio innocuo in un grande assist di Castellanos che arriva al liberissimo Vecino. L’argentino, appena entrato, mette una girata al volo sulla quale Musso non può niente: 3-2 Lazio.
Sarri protesta un po’ troppo nei confronti di Orsato, che gli sventola in faccia un rosso ma la gara si sta mettendo bene per i padroni di casa, che avrebbero davvero bisogno di questi tre punti. L’Atalanta, ovviamente, non ci sta e si rovescia nell’area dei capitolini. Il colpo di testa di Scalvini sull’angolo di Koopmeiners si perde alla destra di Provedel ma i bergamaschi spingono fino alla fine, mentre la Lazio sembra pensare più a controllare il gioco. Il portiere laziale è costretto ad un intervento più complicato poco dopo, quando Lookman passa dietro all’accorrente Muriel ma il vantaggio, per ora, regge. Il forcing degli ospiti nei cinque minuti di recupero crea solo un paio di mezze occasioni: non abbastanza per strappare almeno un punto ad una solida Lazio.
Il tabellino
LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Casale, Romagnoli, Hysaj; Guendouzi (63’ Kamada), Rovella (76’ Cataldi), Luis Alberto (55’ Vecino); Felipe Anderson (76’ Isaksen), Castellanos, Zaccagni (55’ Pedro). Allenatore: Maurizio Sarri
ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Scalvini, Djimsiti, Kolasinac; Zappacosta (80’ Bakker), De Roon, Ederson, Ruggeri (80’ Holm); Pasalic (46’ Koopmeiners); De Ketelaere (69’ Muriel), Scamacca (59’ Lookman). Allenatore: Gian Piero Gasperini
Marcatori: 5’ De Ketelaere (aut) (L), 11’ Castellanos (L), 33’ Ederson (A), 63’ Kolasinac (A), 83’ Vecino (L)
Ammoniti: 78’ Ruggeri (A), 84’ Vecino (L)
Espulsi: n/a
Arbitro: Daniele Orsato (Schio)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.