Finale thriller quello del Via del Mare di Lecce. I salentini, ormai a un passo dal baratro, ribaltano la Fiorentina con due colpi ben assestati e vincono per 3 a 2. La squadra di D'Aversa guadagna tre punti d'oro e deve ringraziare i suoi cambi, assolutamente fondamentali: Piccoli e Dorgu. I giallorossi, passati in vantaggio con Oudin, vengono raggiunti prima da Mandragora e superati da Beltran, salvo mettere in scena una rimonta in due minuti nel recupero del secondo tempo. I viola di Italiano devono interrogarsi sul calo di tensione e sull'aver gettato al vento una vittoria quasi assicurata. A Firenze, i tifosi sprofondano nella delusuone e attendono Barone e soci con il dente avvelenato dopo un mercato di riparazione deludente.
Lecce brillante nella prima frazione
Lecce e Fiorentina si affrontano al Via del Mare, nell'anticipo del venerdì sera. La squadra allenata da mister D'Aversa sta zoppiccando ed è entrata in una spirale negativa, dopo una partenza a razzo che aveva stregato l'Italia. I viola di Italiano sono claudicanti, dopo un gennaio grigio e un mercato di riparazione che ha portato in squadra soltanto due rinforzi: Belotti e Faraoni. La piazza ribolle. La squadra salentina si affida al tridente Banda, Kristovic e Almqvist, mentre gli ospiti rinunciano a Nico Gonzalez, non al meglio, e al neoarrivato gallo ex Roma che siede in panchina. Davanti fiducia a Beltran insieme a Nzola, supportati da Bonaventura e Sottil.
L'inizio di gara non è dei più scoppiettanti, con un ritmo particolarmente basso. Le due squadre si studiano e prendono le misure, prima di trovare gli spazi buoni per intraprendere qualche mortifero contropiede. La prima vera occasione del match capita all'undicesimo, protagonista il Lecce: Banda serve Gallo sulla sinistra, cross del terzino che trova pesca Kaba, ma il colpo di testa si infrange sulla traversa. Dopo appena cinque minuti la Fiorentina trema di nuovo: Martinez Quarta compie un brutto fallo, l'arbitro fischia il rigore. Dal VAR non sono d'accordo, perché l'intervento è fuori area. Punizione dal limite e giallo per lo stopper argentino. Oudin si incarica della battuta e grazie a un mancino molto affilato, trafigge Terracciano che resta immobile, sfavorito dalla poca visuale della barriera. Lecce avanti di un gol. I padroni di casa sono galvanizzati e spingono sull'acceleratore, colpendo un palo al 26' con Kristovic, che in area di rigore gigliata strozza troppo il diagonale. La Fiorentina imbambolata prova a rialzare la testa al 35', quando Faraoni impatta bene il cross dalla sinistra di Biraghi, senza però cogliere il bersaglio. L'azione dell'ex Verona dà coraggio alla Viola, che con Bonaventura cerca la rete del pareggio dalla lunga distanza, anche se il tracciante finisce alto sopra la traversa. È l'epilogo di una prima frazione tutta a tinte giallorosse.
Girandola di emozioni nei minuti finali
Nella ripresa Italiano stravolge l'undici iniziale, capace di non realizzare alcun tiro verso la porta di Falcone. Così, a partire dal primo minuto entrano in campo Belotti, Milenkovic e Mandragora, per gli spenti Bonaventura, Quarta e Duncan. Le intuizioni del tecnico gigliato sembrano buone, tanto che la Fiorentina si rende immediatamente più spigliata e frizzante. Il gol del pareggio, infatti, non si fa attendere: Madragora carica il tiro dalla lunga distanza, che si insacca alle spalle dell'estremo difensore salentino. Splendida la conclusione dell'ex Toro. Al 51' il match torna in parità. I padroni di casa, nonostante il gol subito, abbassano la testa e ricominciano ad attaccare. Prima Gallo pesca Kristovic in area, ma l'attaccante spinge Terracciano, poi, il numero uno viola si supera sulla conclusione di Banda, murando la porta. Al 65', Italiano getta nella mischia anche Nico Gonzalez, che rileva un impalpabile Sottil. Appena due minuti più tardi e la Fiorentina metta la freccia e opera il sorpasso: errore di Falcone sulla ricostruzione dal basso, intercetta Beltran, ben appostato, che scaltramente deposita la palla in rete.
L'inatteso vantaggio dei toscani costringe D'Aversa a cambiare le carte in tavola: entrano Dorgu, Gonzalez e Piccoli. La partita diventa sporca, spezzettata e il nervosismo attanaglia il Lecce. Al minuto 88 è Andrea Belotti che cerca di entrare nel tabellino dei mercatori al debutto con la maglia viola: tiro al volo dell'ex capitano granata, che in precario equilibrio centra la traversa. La Fiorentina sembra ormai avere la vittoria in mano, ma non è così. Il Lecce riscrive il proprio destino e ribalta la sfida. Al 91' Piccoli approfitta di un errore incredibile di Nzola, che gli serve un assist al bacio, per battere di testa Terracciano. Il Via del Mare espolde e i giallorossi volano sulle ali dell'entusiasmo, mentre la Fiorentina sprofonda nel baratro. Un minuto più tardi e Kristovic prova la conclusione, respinge il pallone Terracciano, sul quale si avventa Dorgu che di piattone sigla il 3-2. È festa grande, inattesa e insperata. Il Lecce prende 3 punti fondamentali in chiave salvezza, la Fiorentina torna in riva all'Arno con le ossa rotte.
Il tabellino di Lecce-Fiorentina
LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Pongracic, Baschirotto, Gallo (76' Dorgu); Kaba (76' J. Gonzalez), Blin, Oudin (68' Piccoli); Almqvist, Krstovic, Banda (78' Sansone). A disp: Brancolini, Samooja, Venuti, Touba, Berisha, Rafia, Pierotti, Burnete. All: Roberto D’Aversa.
FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano; Faraoni, M. Quarta (46′ Milenkovic), Ranieri, Biraghi; M. Lopez, Duncan (46′ Mandragora); Beltran (78' Parisi), Bonaventura (46′ Belotti), Sottil (65' Nico Gonzalez); Nzola. A disp: Martinelli, Vannucchi, Kayode, Comuzzo, Infantino, Barak. All: Vincenzo Italiano.
Reti: 17' Oudin (L), 51' Mandragora (F), 67' Beltran (F), 91' Piccoli (L), 92' Dorgu (L)
Ammoniti: Almqvist (L), M. Quarta (F), Ranieri (F), Banda (L), Gendrey (L), Nico Gonzalez (F)
Arbitro: Giua sezione di Olbia
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.