Il passo indietro ha veramente del clamoroso: Roberto Mancini si dimette da commissario tecnico della Nazionale italiana di calcio. L'addio, che verrà confermato nelle prossime ore dalla Figc, arriva pochi giorni dopo la sua nomina a coordinatore delle nazionali Under-20 e Under-21. L'ex allenatore di Inter e Manchester City rimette così il proprio incarico a due anni di distanza dal trionfo agli Europei degli azzurri avvenuto nella finalissima di Wembley contro i padroni di casa dell'Inghilterra.
L'11 luglio 2021 rimarrà nella storia per un successo clamoroso che regalò anche l'immagine iconica e indimenticabile dell'abbraccio con l'amico di una vita, Gianluca Vialli, scomparso lo scorso gennaio. La comunicazione ufficiale è stata data anche dalla FIGC, che ha annunciato che nei prossimi giorni verrà annunciato il successore anche "tenuto conto degli importanti e ravvicinati impegni per le qualificazioni a UEFA Euro 2024 (10 e 12 settembre con Nord Macedonia e Ucraina)", come ha scritto la Federazione in un comunicato ufficiale. Le dimissioni sono state annunciate dall'allenatore con una pec inviata al presidente Gravina nella serata di ieri.
L'addio a sorpresa di Mancini
Arrivato nel maggio 2018 dopo il flop dell'esperienza di Giampiero Ventura, Mancini trascinerà la compagine azzurra alla vittoria dei Campionati Europei itineranti dopo 53 anni dall'ultima volta nella medesima competizione. Da subito, il Mancio ha puntato sul ricambio generazionale, escludendo dall'Italia diversi veterani e lanciando giovani di talento: scelta per la quale ha dovuto incassare diverse critiche, anche recentemente. Anche lui - come il suo predecessore - fallirà incredibilmente la qualificazione ai Mondiali, per il secondo fallimento consecutivo della spedizione italiana.
Niente Qatar 2022. Ma, nonostante questo, il Mancio venne riconfermato al proprio posto. Soltanto pochi giorni fa, il 4 agosto, era stato addirittura anche chiamato per coordinare delle nazionali Under-20 e Under-21. Ora il passo indietro, in circostanze che verranno chiarite nelle prossime ore. Negli ultimi giorni le indiscrezioni circa le frizioni con Alberico Evani - dimissionario - che di Mancini era il numero due e la spalla in nazionale. Frizioni dovute al ruolo di Leonardo Bonucci, ma che furono immediatamente smentite dal diretto interessato. "Erano nell'aria", sostiene il presidente della Lazio, Claudio Lotito, commentando laconicamente la notizia. A chi gli chiede quali siano le motivazioni della scelta, Lotito si limita a dire di non conoscerle e aggiunge "sono domande da fare al presidente federale".
I possibili nomi per Coverciano
È stato infatti un vero e proprio fulmine a ciel sereno: la decisione comunicata ha colto tutti di sorpresa, stante il contratto fino al 2026. Il grande ex attaccnate si è fatto da parte dopo cinque anni caratterizzate sia da grandi gioie sia da altrettanti delusioni. Tra i traguardi, anche il record assoluto di imbattibilità ai campionati europei, con 40 risultati utili consecutivi. Per quel che riguarda l'azzurro, record anche di vittorie di fila: prima eguagliò il record di Vittorio Pozzo, dunque con le vittorie su Bosnia ed Erzegovnia ed Armenia lo portò a 11 successi in fila. Con il 9-1 sull'Armenia, Mancini strappò anche il record per il più ampio divario di gol di sempre in una gara di qualificazione agli Europei degli Azzurri. Adesso partità il toto-valzer: a partire da Luciano Spalletti, libero dopo aver portato il Napoli alla conquista dello scudetto, fino ad Antonio Conte, senza squadra dopo il divorzio primaverile con il Tottenham.
A tal proposito, Dino Zoff ha dichiarato: "Mi stupiscono le dimissioni di Mancini visto che una settimana fa era stato nominato coordinatore di tutte le nazionali, aspetto da lui o dalla Figc i motivi di questa decisione. Di sicuro ha fatto un buon lavoro, il titolo europeo conquistato dopo oltre 50 anni è stato un grande colpo, certo la mancata qualificazione al mondiale in un bilancio non può pesare e tanto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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