Il Napoli schianta la Dea: Kvara e Rrahmani valgono il 2-0

Il Napoli si mette alle spalle il tonfo con la Lazio schiantando con un netto 2-0 l'Atalanta al Maradona. Prestazione impeccabile dell'undici di Spalletti contro una Dea che ci mette l'impegno ma non molto altro.

Il Napoli schianta la Dea: Kvara e Rrahmani valgono il 2-0

Dopo il passo falso con la Lazio, il Napoli si riscopre schiacciasassi nel complicato incrocio casalingo contro l’Atalanta. Il pensiero del ritorno di Champions non distrae gli uomini di Spalletti che piegano la Dea con una prestazione quasi perfetta. Gli ospiti reggono per lunghi tratti alla superiorità dei partenopei ma sono costretti ad alzare bandiera bianca di fronte all’ennesima giocata meravigliosa di Kvaradona: il georgiano riceve in ripartenza da Osimhen, mette a sedere tre difensori e la spara sotto la traversa. Il gol è il giusto premio per la grande pressione del Napoli.

L’Atalanta prova a cercare il pareggio e si rende pure pericolosa in un paio di occasioni ma con questo Napoli c’è ben poco da fare. Delle tante occasioni create, quella che vale il 2-0 arriva sulla testa di Rrahmani, che converte un bell’angolo di Elmas con un preciso colpo di testa. Prestazione davvero scintillante di un Napoli che ne ha davvero troppo per gli uomini di Gasperini. Partenopei a più 18 sulle inseguitrici, che possono pensare all’Eintracht.

La partita

Tutto secondo le previsioni per la capolista, con Spalletti che è costretto a fare a meno di Lozano, nemmeno in panchina e dello squalificato Mario Rui. Spazio quindi al rientrante Politano e ad Olivera, che sta facendo bene. L’unica vera sorpresa avviene durante il riscaldamento, quando il titolarissimo Alex Meret avverte un riacutizzarsi di un dolore al polso, costringendo lo staff tecnico a lasciarlo fuori. Spazio quindi per l’esordio con la maglia del Napoli per l’ex Pierluigi Gollini.

Gasperini Spalletti Napoli Atalanta

Lato Atalanta, invece, Gasperini cambia parecchio anche rispetto alle previsioni della vigilia. Scalvini torna titolare ma a centrocampo niente da fare per Zappacosta e Boga, cui vengono preferiti Maehle e Ruggeri. Indisponibile Lookmeiners mentre la vera sorpresa è in avanti, con l’inedita coppia Zapata-Hojlund. Lookman, che ultimamente sta trovando sempre meno la porta, è costretto a sedersi in panchina con Muriel, pronto a dare il suo contributo nella ripresa.

Meglio il Napoli ma la Dea c'è

Al pronti via buono l’approccio dell’Atalanta, che prova a mettere sotto pressione i padroni di casa. L’undici di Spalletti ci mette qualche minuto ad abituarsi, prima di trovare il modo di farsi spazio nella difesa della Dea. Il primo squillo lo mette uno dei giocatori più attesi, il rientrante Politano: bello il suo tiro dalla distanza sul quale però Musso è attento. Atalanta che pressa bene e macina gioco, trovando spazio soprattutto sulla fascia destra. Dopo un quarto d’ora a ritmo accettabile, le squadre tirano il fiato, lasciandosi andare a qualche fallo di troppo: i gialli a Ruggeri ed Osimhen sono il risultato di una fase piuttosto confusa della gara.

Kvaratskhelia, fresco vincitore del premio di miglior giocatore della Serie A del mese di febbraio, prova a sbloccare la partita con le sue serpentine e qualche tiro da lontano ma gli spazi sono davvero pochi. La Dea alza il baricentro, buttando buoni cross in area o appoggiandosi sulla torre Zapata ma Gollini è raramente chiamato in causa. Il Napoli, sornione come al solito, non alza il ritmo e si affida al solito, paziente palleggio, affidandosi quasi esclusivamente ai calci piazzati.

Osimhen Djimsiti Napoli Atalanta

Al 27’ Kvaratskhelia prova a fare tutto da solo, si libera di Maehle e Toloi provando poi un tiro da angolo quasi impossibile: Musso però copre bene il suo palo e mette in angolo. Poco dopo, bello scatto di Politano sulla destra che costringe Scalvini ad un intervento ruvido: giallo inevitabile e punizione da posizione interessante per gli azzurri. Zielinski mette una buona parabola ma leggermente alta: Osimhen ci arriva ma non può schiacciare in porta. Napoli decisamente più propositivo, Dea costretta ad arretrare troppo. Tanta intensità ma poca precisione in campo con i padroni di casa che sembrano sempre ad un passo dal vantaggio.

La migliore occasione arriva al 40’ quando un intervento di Musso sporca il cross di Osimhen quanto basta per poi aprire spazio al tiro di Politano. Il portiere argentino sventa bene, la palla torna all’avanti nigeriano, tutto solo ma in fuorigioco. Djimsiti si fa male, costringendo Gasperini a sostituirlo: spazio quindi all’ex Juve Demiral. Il primo tempo si chiude con un retropassaggio suicida della Dea che costringe Musso ad un’uscita disperata. Meglio il Napoli ma l’Atalanta ha retto bene le folate degli azzurri.

Kvaratskhelia Napoli Atalanta

La magia di Kvaradona

Gasperini prova a scompaginare le carte, sostituendo l’inconsistente Hojlund con Muriel, che va quindi a ricomporre la tradizionale coppia di avanti della Dea. L’Atalanta, però, non cambia il piano partita, rimanendo compatta per reggere alle folate dei padroni di casa. Il primo squillo per il Napoli arriva dopo pochi minuti: ennesima corsa sulla destra di Politano il cui cross in area trova la splendida rovesciata di Victor Osimhen. Bello lo stile, ma il tiro è troppo centrale: Musso controlla senza troppi problemi in presa bassa. Il Napoli spinge forte, aprendosi a qualche ripartenza degli ospiti. Zapata, ora sulla destra, è il più pericoloso dei suoi ma l’Atalanta rimane sempre senza un solo tiro in porta.

Nuova occasione sul solito asse Politano-Osimhen: ennesimo cross, stacco imperioso del nigeriano che non inquadra però la porta. Il gol è nell’aria e a decidere è ancora la classe cristallina di Kvaratskelia: il numero 77 la prende al limite dell’area, mette una serie di finte ubriacanti, mandando nel panico la difesa della Dea. Tiro secco, potente, su cui non può niente la disperata deviazione. Uno a zero Napoli, per la gioia del pubblico di casa.

Kvaratskhelia gol Napoli Atalanta

Il Napoli non toglie il piede dall’acceleratore, mettendo alle corde l’Atalanta, che a malapena riesce ad uscire dalla propria tre quarti. Spalletti decide di dare fiato ai suoi centrocampisti più creativi, togliendo Zielinski e l’ottimo Politano per far posto a Ndombele ed Elmas. I bergamaschi, però, non riescono ad approfittarne, continuando a subire l’assalto dei padroni di casa. Gasperini, a questo punto, si gioca il tutto per tutto: fuori Pasalic e Maehle per Zappacosa e Boga, una coppia decisamente più offensiva per provare a trovare almeno il pari. La mossa riesce a cambiare un attimo gli equilibri, con l’Atalanta che si rende due volte pericolosa con Muriel e Zapata, che sta giocando davvero una ottima partita.

Al 75’ problema muscolare per Kim, protagonista assoluto in difesa: il coreano è costretto a lasciare, sostituito dal rientrante Juan Jesus. Il Napoli, però, non ne soffre per niente. Neanche il tempo di sistemarsi che i partenopei trovano il raddoppio. Delizioso il calcio d’angolo di Elmas che arriva in piena area: Zapata è in leggero ritardo e lascia tutto solo Rrahmani, che la mette dove Musso non riesce proprio ad arrivare. Bello il gol e doppio vantaggio meritato per un Napoli a volte davvero straripante.

Rrahmani gol Napoli Atalanta

L’Atalanta si sveglia tardi ma ha almeno la determinazione di provare a rendere la sconfitta meno pesante. Zapata semina il panico in difesa per poi passarla all’accorrente Ruggeri: botta secca la sua sulla quale Gollini non si fa sorprendere. Buon momento della Dea, che non ci sta a tornare a casa così. Spalletti si ricorda di avere un ottavo di Champions da giocare e toglie sia Kvaratskhelia che Osimhen, furibondo per non aver trovato neanche un gol. L’Atalanta prova a segnare almeno il gol della bandiera ma il Napoli regge. Terza gara senza un gol per i bergamaschi, che forse avrebbero meritato di più.

Il tabellino

NAPOLI (4-3-3): Gollini; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim (75’ Juan Jesus), Olivera; Anguissa, Lobotka, Zielinski (64’ Ndombele); Politano (65’ Elmas), Osimhen (85’ Simeone), Kvaratskhelia (85’ Zerbin). A disposizione: Marfella, Meret, Bereszynski, Juan Jesus, Ostigard, Demme, Zedadka, Ndombele, Elmas, Gaetano, Zerbin, Simeone. All.: Luciano Spalletti

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi (89’ Lookman), Scalvini, Djimsiti (44’ Demiral); Maehle (68’ Zappacosta), De Roon, Ederson, Ruggeri; Pasalic (68’ Boga); Hojlund (46’ Muriel), Zapata. A disposizione: Rossi, Sportiello, Palomino, Zappacosta, Soppy, Demiral, Okoli, Boga, Lookman, Muriel. All.: Gian Piero Gasperini

MARCATORI: 60’ Kvaratskhelia (N), 77’ Rrahmani (N)

AMMONITI: 14’ Ruggeri (A), 17’ Osimhen (N), 29’ Scalvini (A)

ARBITRO: Andrea Colombo

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