"Non gioco per chi pensa che io sia una scimmia". La rivelazione choc di Mbappé

Mbappé ha svelato come, tempo fa, volesse lasciare la nazionale francese: "Pensavo di non giocare più con la nazionale. Poi mi sono preso del tempo per riflettere e mi sono convinto a continuare"

"Non gioco per chi pensa che io sia una scimmia". La rivelazione choc di Mbappé

Continua la storia d'amore turbolente tra Kylian Mbappé e il Psg. Il 23enne transalpino già in estate era stato vicino all'addio per accettare la corte spietate del Real Madrid di Florentino Perez, ma alla fine Nasser Al-Khelaifi e soprattutto il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, hanno "convinto", a suon di milioni di euro (pagati ovviamente dal Psg), Kylian a restare all'ombra della Tour Eiffel.

Rivelazioni choc

Nel corso della lunga chiacchierata con la rivista Sports Illustrated, Mbappé ha rilasciato alcune dichiarazioni choc sulla nazionale francese: "Non posso giocare per le persone che pensano che io sia una scimmia", l'affondo dell'ex Monaco. Fortunatamente per i Galletti, Kylian ci ha poi ripensato: "Pensavo di non giocare più con la nazionale. Poi mi sono preso del tempo per riflettere con tutte le persone che giocano con me e mi sono convinto a continuare. Penso che non sia un buon messaggio arrendersi quando le cose non vanno come ci si aspetta. Penso di essere un esempio per molte persone. Non ho lasciato la nazionale perché è un messaggio per le giovani generazioni dire: siamo più forti di così".

Mbappé ha poi ha ammesso come Emmanuel Macron abbia realmente volto un ruolo chiave nella sua permanenza a Parigi: "Ci sono state diverse chiamate tra noi due. Ci sono stati colloqui a dicembre, gennaio, febbraio, marzo. Macron mi ha chiamato per dirmi: 'so che vuoi andartene. Quello che voglio dirti è che sei molto importante in Francia. Non voglio che te ne vada. Hai la possibilità di fare la storia qui. Tutti ti amano'. Gli ho detto che l'ho apprezzato, ma era una cosa assolutamente folle. Il presidente ti chiama e ti dice di continuare".

Il classe '98 ha anche dichirato amore alla Francia, a Pariti e al Psg: "Sarebbe stato più facile andare al Real Madrid. Ma ho questa ambizione personale. Sono francese. Sono un figlio di Parigi e vincere qui è qualcosa di molto speciale. E' come essere in grado di scrivere il tuo nome nella storia del tuo paese per tutta la vita". Questa è la sesta stagione di Mbappé al Psg e finora le cose sono andate benissimo con 189 reti realizzate in 236 partite disputate. L'unico neo, non personale ma di squadra, è la mancata conquista della Champions League nonostante gli investimenti fatti negli anni e nonostante una rosa da sogno.

Che sia quest'anno la stagione buona per vincere la coppa dalle grandi orecchie? Kylian, i suoi compagni, i tifosi del Psg ma soprattutto Al-Khelaifi si augurano che finalmente si riesca dove in tutti questi anni si è fallito.

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