Malore per Gigi Riva: dovrà essere operato al cuore

'Rombo di Tuono' è stato ricoverato domenica 21 gennaio in ospedale a Cagliari e dovrà sottoporsi a un piccolo intervento al cuore

Malore per Gigi Riva: dovrà essere operato al cuore
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Attimi di paura per Gigi Riva, ex attaccante del Cagliari, della Nazionale e capocannoniere storico dell'Italia. 'Rombo di Tuono' è stato ricoverato ieri (domenica 21 gennaio) all’ospedale Brotzu di Cagliari, nel reparto di Cardiologia.

A rilanciare la notizia è "La Nuova Sardegna". Due giorni fa infatti, il protagonista dello scudetto rossoblù nel 1970 si è sentito male nella sua casa del quartiere di San Benedetto. Il motivo? Un malore improvviso che ha spaventato la famiglia. L’intervento dei sanitari è stato immediato e Riva, che spegnerà 80 candeline il prossimo 7 novembre, sta meglio e la situazione è al momento tranquilla. La leggenda del Cagliari e della Nazionale è stata sottoposta a una serie di controlli preliminari in vista di un piccolo intervento al cuore al quale dovrà sottoporsi a breve.

"Il paziente è sereno e le sue le condizioni generali sono stabili". Così il primo bollettino medico della direzione dell'Arnas Brotzu sulle condizioni di Gigi Riva. "Attualmente - spiegano i medici -è sotto sorveglianza del personale sanitario e accudito dai famigliari. Nei prossimi giorni si proseguirà con gli accertamenti clinici del caso". La direzione rende noto che sarà garantito un bollettino medico quotidiano.

Riva è stato a lungo anche apprezzato team manager dell'Italia (ruolo ricoperto dal 1990 al 2013) ed è attualmente il presidente onorario del Cagliari. Recentemente, il consiglio comunale di Cagliari ha deciso di intitolargli il nuovo stadio che sarà costruito nel capoluogo. Tutta l'isola tiene il fiato sospeso in attesa di buone notizie: Riva, per i sardi, è un mito indiscusso.

Il mito di Gigi Riva

Un'icona del calcio italiano, capace di unire idealmente sportivi e tifosi di generazioni diverse. Anche chi non ha avuto la fortuna di ammirare le sue gesta tecniche in campo, vede in Riva un campione autentico e inossidabile di fronte allo scorrere del tempo.

La sua leggenda nasce a Cagliari, dove l'attaccante originario della provincia di Varese approda all'età di appena 19 anni. Con la Sardegna nasce un rapporto viscerale, di profondo amore, al punto che chiuderà la sua carriera in rossoblu, realizzando 164 reti in 315 partite e conquistando uno storico scudetto nel 1970.

Altrettanto intenso è il suo rapporto con la maglia azzurra, con la quale si laurea campione d'Europa nel 1968 e vice campione del mondo nel 1970. Appartiene ancora a lui il record di gol segnati con la Nazionale italiana, ben 35 reti in 42 partite. L'esordio in azzurro avviene nel 1965, a 21 anni non ancora compiuti, e suo è il gol del 3-2 nella leggendaria semifinale Italia-Germania 4-3 di Messico 1970.

Prototipo dell'attaccante moderno, Riva si dimostra una punta completa, dotata di potenza, scatto bruciante, abilità nel gioco aereo e in acrobazia. Il suo "sinistro" potente e fulmineo, capace di sorprendere i portieri avversari anche da notevole distanza, unito alla sua esplosività atletica, gli valgono il soprannome 'Rombo di Tuono', coniato da Gianni Brera.

In un docufilm a lui dedicato raccontò del suo avversario più difficile: la depressione ("un problema di testa con cui ho imparato a convivere.

Mai del tutto, perché quando si rifà vivo rimane un brutto avversario da affrontare"), conosciuta intorno ai 30 anni ("nella sua forma peggiore"):"Quando sono uscito per sempre dal campo, dal sogno che si era avverato e aveva tenuto lontani, entro certi limiti, i fantasmi notturni, ho dovuto cominciare a fare i conti, fino a lì sempre rimandati, con quella parola. Depressione. Che fatico persino a pronunciare, perché significa farmi del male".

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