La Roma di José Mourinho non è andata oltre l'1-1 casalingo contro il Torino di Ivan Juric dimostrando di essere a corto di idee e di ossigeno. Il gol del pareggio, tra l'altro, è arrivato al 94' con la rete di Matic abile a ribadire in rete un rigore calciato sul palo dal grande ex Andrea Belotti. Gli ultimi giorni dei giallorossi sono stati molto agitati per il caso Karsdorp che ha agitato le acque in casa giallorossa.
José Mourinho è stato anche espulso nel finale di partita dal direttore di gara ma nel finale di partita ha ammesso la correttezza del provvedimento disciplinare nei suoi confronti: "Espulsione giusta, le mie parole meritavano il rosso". Lo Special One è elettrico da inizio stagione e si è mostrato nervoso nelle ultime uscite giallorosse culminate con due scialbi pareggi contro Sassuolo e appunto Torino.
Il lusitano è il primo responsabile di questa difficile situazione della sua squadra e di certo le sue parole al veleno nel post Sassuolo-Roma e quelle nel post Torino-Roma non aiutano di certo un ambiente molto difficile e caldo come quello giallorosso. Per questa ragione è proprio Mourinho l'uomo in meno di questa giornata e di questo 2022.
Le scuse all'arbitro
L'ex allenatore dell'Inter al termine del match pareggiato contro i granata è partito morbido parlando della sua espulsione: "La mia espulsione è giusta. Le mie parole all'arbitro meritano il rosso. Ho parlato con lui dopo la partita e mi sono scusato. Penso di aver avuto l’umiltà di scusarmi per quello che ho detto, ma la sua performance nella partita e nella sua ipotetica influenza negli sviluppi la lascio a voi".
Mou ne ha per tutti
Mourinho ha voluto subito chiudere il tema "Karsdorp" rispondendo così alla domanda sul calciatore olandese: "Karsdorp? Decisione mia quello di non convocarlo. Lui e i compagni sanno perché e non devo dirlo a voi". Il portoghese ha poi, in maniera, sibillina punto i suoi giocatori: "Oggi ci sono state due partite: una al 70’ e una dopo. Questo perché abbiamo della qualità e limitazioni. Quando Dybala non gioca per esempio. Abbiamo saltato anche delle partite senza Pellegrini e lui. La squadra ha bisogno di tutti. Ci sono squadre che hanno venti giocatori meravigliosi, noi abbiamo quello che abbiamo. Non mi voglio nascondere: ci sono dei giocatori che ora stanno a un livello bassissimo".
Non solo, perché Mou ha stroncato anche il suo attaccante Tammy Abraham che sta vivendo una stagione negativa fino a questo momento: "I fischia a Tammy? Sono old-fashioned, ma penso che quando tu diventi un giocatore professionista in un universo di milioni e milioni di bambini che volevano esserlo, non ti serve l'appoggio di nessuno. Non ti serve una fonte esterna a te stesso per motivarti. Ma che appoggio psicologico? Corri, amico! Vai là, duelli individuali, sbaglia, crea problemi. Amico, sono milioni di bambini che vogliono arrivare, arrivano in pochi. Sono privilegiati".
Chiusura con una stoccata nei confronti dei suoi giocatori, in toto: "La mentalità la fanno i giocatori. Si parla tanto del club, dei tifosi, ma sono i giocatori. In questa sosta i giocatori facciano autocritica, anche io lo farò". E sul rigore fallito da Belotti: "Belotti? Non era Belotti il designato. Non posso dire chi fosse il giocatore designato. E’ il tipo di situazione che può succedere. Il problema è quando non si dà quello che si può dare. Questa fragilità psicologica non le digerisco. Belotti ha avuto coraggio e di sbagliare: come minimo ha avuto il coraggio di farlo".
La Roma è approdata agli spareggi di Europa League, è a meno 14 dal Napoli in campionato ma è in piena lotta per un posto in Champions League.
Mourinho sa bene quali siano le corde da toccare con i suoi giocatori, con la società e con i tifosi ma sa anche che difficilmente potrà arrivare alla conquista di un titolo in questa stagione per via di una rosa forte ma forse non all'altezza delle prime della classe. Per le sue ultime dichiarazioni e prestazioni, è proprio il lusitano l'uomo in meno anche se i tifosi e Friedkin si augurano sia l'uomo in più come fatto nella passata stagione.
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