
In principio furono le “Gascoignate” griffate dall’inglese Paul Gascoigne (cognome che per assonanza richiama però l’italianissimo aggettivo “guascone”); poi, molto a distanza (sia per qualità che per quantità), venne Antonio Cassano con le sue ruspanti “Cassanate” (anche qui l’assonanza è chiara, ma meglio lasciar perdere…); seguirono le “Balotellate” del sempre in forma (umoristicamente parlando) Mario Balotelli, ancora, teoricamente in attività.
Di possibili “Mourinhate” dell’estroverso Jose Mourinho si era fin qui solo sospettato, ma ora il portoghese ha pensato bene di colmare la lacuna, mettendosi a fare il verso dello scimpanzé per stigmatizzare le movenze non proprio leggiadre di alcuni giocatori avversari del Galatasaray nel derby col suo Fenerbace, club turco dove lo Special One, che “non è un pirla”, e’ andato a svernare dopo aver attraversato tutte le stagioni panchinare di mezzo mondo.
In Italia, a dire il vero, di sceneggiate ne aveva fatte parecchie. Ma tutto era finito sempre a taralluccio e vino come accade di frequente dalle nostre parti. Ora Jose si è fatto conoscere però anche al di là del Bosforo, dove evidentemente hanno un grado di tolleranza inferiore a quello italico. Fatto sta che federcalcio turca lo ha squalificato per quattro giornate: al centro della decisione quanto successo in occasione, appunto, del derby di Istanbul contro il Galatasaray.
Mou si è beccato due turni per razzismo, avendo detto ai componenti della panchina degli avversari che "saltavano come scimmie", e altre due per la frase ritenuta offensiva riferita al quarto uomo al termine della partita. Era stato lo stesso Mourinho a riferirla: "Sono andato nello spogliatoio dell'arbitro dopo la partita, c'era il quarto uomo turco e gli ho detto che se lui fosse stato l'arbitro sarebbe stato un disastro”.
Dopo la gara il Galatasaray aveva annunciato di voler denunciare il tecnico proprio a causa di dichiarazioni ritenute "disumane e immorali".
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