Luciano Spalletti è pronto a celebrare il suo primo scudetto in Italia (ne ha vinti due in Russia con lo Zenit San Pietroburgo), e potrebbe già farlo dal divano di casa se questa sera la Lazio non batterà il Sassuolo. Il Napoli, infatti, sarà impegnato domani sera a Udine e, in conferenza stampa, il 64enne di Certaldo è parso, naturalmente, galvanizzato e gasato dall'idea di vincere matematicamente il titolo: "Lo scudetto? Ce lo stiamm' trezzianno chianu chianu" (ce lo stiamo pregustando piano piano), ha detto sorridendo il tecnico azzurro rispondendo in napoletano stretto.
Il Napoli avrebbre potuto festeggiare lo scudetto domenica contro la Salernitana che ha però rovinato, all'86esimo, i piani della squadra di Spalletti, che ha ammesso di esserci rimasto male per i supporter azzurri: "Vedere i nostri tifosi un po' dispiaciuti ci ha mortificato perché ci nutriamo della loro felicità, ma lo stadio ci ha fatto capire l'impresa che stiamo portando a termine che è poi quello che sognavo quando sono arrivato al Napoli. Immaginavo uno stadio così perché deve essere una festa di tutti".
ll terzo tricolore, a distanza di 33 anni dall'ultima volta, sta per arrivare e l'ex tecnico di Inter e Roma ha ammesso di aver avuto fin da subito la fiducia nella sua squadra "Sapevo fin da subito di avere una squadra di purosangue. In poco tempo hanno fatto vedere tutti le loro qualità e il carattere per uno scudetto che esce dagli schemi e farà bene a tutto il movimento. Bisogna fare l'ultimo strappo, che è sempre il più difficile".
Spalletti ha poi risposto così a chi gli ha domandato del suo futuro prossimo a Napoli: "Io vengo ripagato dal lavoro fatto, non dal risultato e sono felice della disponibilità avuta quest'anno. Vincere lo scudetto a Napoli è una cosa extra, un super lusso, che mi farà stare comodo in qualsiasi posizione. Vivrò bene il resto della mia vita, ma ora dobbiamo completare il discorso sul campo prima di pensare a festeggiare. C'è il potenziale per aprire un ciclo, ma dipenderà dal mercato. La prospettiva di avere ottimi risultati in futuro c'è".
Il tecnico toscano ha poi fatto una carezza a coloro i quali hanno vestito la maglia del Napoli per diverse stagioni che hanno lasciato proprio in estate: da Kalidou Koulibaly, passando per Dries Mertens e Faouzi Ghoulam fino ad arrivare all'ex capitano Lorenzo Insigne: "Questo lavoro parte dallo scorso anno, c'è un contributo anche di chi è andato via come Insigne, Koulibaly, Ghoulam e Mertens. Hanno dato molto, un risultato non è frutto di una partita sola.
Quando De Laurentiis un anno fa disse che avremmo fatto il massimo per riportare lo scudetto a Napoli, il mio sguardo prometteva bene. Voleva dire: ok, vediamo che giocatori prendere. Sono venuto al Napoli convinto di fare qualcosa di importante, con una sola via di uscita visto che arrivavo dopo Sarri e Ancelotti: vincere".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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