Il piano di elettrificazione della rete autostradale è solo una delle tante iniziative messe in campo dal Gruppo Aspi verso la decarbonizzazione. Il trasporto su gomma, infatti, si conferma centrale per la mobilità del paese, sia in termini di spostamenti di merci che di persone. I più recenti dati sull'andamento del traffico, secondo uno studio sviluppato da Aspi, dimostrano una piena ripresa dei volumi dopo la crisi pandemica. Ma c'è di più, nel 2023 il traffico dei mezzi pesanti ha superato la soglia record del 2007, andamento confermato anche nel primo mese del 2024.
La mobilità sulla rete ha registrato, nel complesso, un incremento dell'1,7% rispetto al 2019. Sulla rete ASPI, in particolare, lo scorso anno sono stati percorsi complessivamente 49,2 miliardi di chilometri, di cui 42,08 miliardi dai veicoli a due assi (85,5% del totale) e 7,12 miliardi dagli automezzi a tre o più assi (14,5% del totale). Il numero di veicoli transitati sulla rete ASPI è pari a 911 milioni, quasi due milioni e mezzo al giorno: 90,8% due assi, 9,2% tre o più assi (che effettuano in media percorrenze più elevate). Gli incrementi più significativi rispetto all'anno pre-pandemia si sono realizzati nei mesi di luglio, settembre e dicembre, favoriti anche dal calendario delle festività e dalle buone condizioni meteo.
Le abitudini del traffico leggero in realtà sono mutate nel tempo: mentre a partire dalla pandemia sono aumentati i transiti dei mezzi pesanti, si è registrato un marginale calo dei percorsi di breve distanza dei mezzi leggeri, motivabili con la pratica dello smart working. Allo stesso tempo sono cambiate le abitudini degli italiani in vacanza con una graduale riduzione dell'incidenza del trimestre estivo (luglio-settembre) sul totale dei chilometri percorsi nell'anno: pari al 33% nel 1985, oggi fermo al 29,9 percento. Analizzando invece i chilometri mediamente percorsi per giorno della settimana dai veicoli di classe A, i valori minimi si osservano nelle giornate di martedì e mercoledì, per poi aumentare a mano a mano nei giorni seguenti, fino a raggiungere i massimi della domenica, prova che per le brevi vacanze del fine settimana l'automobile resta il mezzo privilegiato.
Rispetto al 2019, si osserva infatti un incremento significativo nel giovedì (+5,5%) probabilmente per effetto di un'estensione delle permanenze turistiche del fine settimana, agevolato dallo smart working. L'analisi dei tratti maggiormente trafficati conferma la centralità di tre asset dove si concentra oltre il 50% dei chilometri percorsi sulla rete, quali la A1 nei tre snodi principali (Milano-Bologna, Firenze-Roma, Roma-Napoli), il tratto Bologna-Ancona (A14) e l'asse Milano-Brescia (A4).
Ma incrementi particolarmente rilevanti si sono osservati anche su tratte a contenuta intensità di traffico come la A23 Udine-Tarvisio e la A1 Fiano-S. Cesareo. Anche in gran parte delle tratte centro-meridionali si registrano risultati superiori alla media: A1 Roma-Napoli (+5%), A16 Napoli-Canosa (+4,3%), A14 Pescara-Lanciano (+3,4%).
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