Napoli - Ventitrè persone sono state arrestate dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Napoli nei confronti di presunti esponenti dei clan camorristici dell’Acerrano, nell’hinterland di Napoli. Sono accusati di associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata ad estorsioni e ’cavalli di ritornò, traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi, lesioni volontarie, omicidi ed altri reati. Ad altre venti persone, già detenute per altri reati, il provvedimento è stato notificato in carcere. Gli indagati sono complessivamente 57. Le persone coinvolte nell’inchiesta sono secondo le indagini capi e gregari dei clan Crimaldi (retto da Cuono Crimaldi), il clan De Sena (retto da Mario De Sena) ed il clan De Falco-Di Fiore (retto da Mario Di Fiore), contrapposti fra di loro per il predominio sugli affari illegali in una vasta zona del Napoletano.
Due anni di indagini Le indagini, svolte anche tramite un significativo ricorso ad attività tecniche complesse, si sono sviluppate nell’arco di circa due anni, tra il 2006 ed il 2008, all’indomani della morte di Ciro De Falco (soprannominato ’o ciomm), capo dell’omonimo clan, avvenuta nell’ottobre 2006. La complessità delle indagini, spiega il provvedimento del gip "è stata determinata dalla difficoltà di individuare schieramenti criminali compatti, distinguere tra amici e nemici, identificare alleanze e contrapposizioni, ove gli assetti erano determinati da necessità strettamente contingenti ed i rapporti nascevano e si esaurivano con straordinaria rapidità".
Estorsioni e omcidi In particolare, nel corso delle indagini, grazie anche all’ acquisizione delle dichiarazioni di alcuni collaboratori, è stato possibile risalire ai presunti autori dell’omicidio di Raffaele Caterino D’Urso (genero di Cuono Crimaldi, capo dell’omonimo clan, reggente dello stesso durante il periodo di detenzione del suocero), avvenuto, il 16 maggio 2004, ad opera di due esponenti del clan De Sena. Si tratta di Dario Tedesco e Vincenzo Sposito, arrestati nel marzo 2008. Tra le varie estorsioni sulle quali l’indagine ha fatto luce, vi è anche quella di cui è stato vittima l’amministratore delegato di una clinica della provincia, che aveva trovato una bomba a mano sotto la propria auto.
Tra i destinatari dell’ordinanza vi sono, il capo clan Cuono Crimaldi, attualmente detenuto, ma che, di fatto, ha il pieno controllo delle attività criminali del gruppo, ed il capo clan Mario Di Fiore (anch’egli detenuto), nonchè elementi di spicco di tutti e tre i clan oggetto dell’ indagine.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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