Canarie, Costa Rica... Milano non piace più e c'è chi cambia vita

Benessere, tempo libero e nuovi lavori. Ecco cosa cerca chi sceglie di svoltare

Canarie, Costa Rica... Milano non piace più e c'è chi cambia vita
00:00 00:00

Una volta si abbandonava la città per ritirarsi in campagna, in cerca di aria salubre e tranquillità. Oggi si lascia Milano per trasferirsi all'estero. E non succede solo all'età della pensione: chi può, scappa prima. Cervelli in fuga? Non in questo caso. Ci si trasferisce per assaporare un'altra vita, per guadagnare più tempo libero, per condividere nuove esperienze. L'elenco delle insoddisfazioni è nutrito: burocrazia, tasse e costi in perenne crescita, scarsi servizi, libertà sempre più limitate, attività professionali sempre meno remunerate, pensioni troppo basse, «mentre per i più giovani può essere il desiderio di riunirsi al fidanzato, o fidanzata, conosciuti all'estero o mettersi alla prova come gli amici che risiedono già in un Paese esotico» ha chiarito Gaia Cossali, senior account key client di Astrolabio, agenzia viaggi presente in tutta Italia, con tre succursali in città, che annovera 5mila clienti e ha 40 anni di attività.

«Registriamo questo trend da alcuni anni e si è intensificato dal 2020. Spesso la scelta della meta all'estero è influenzata da una prima esperienza che ha lasciato la voglia di tornarci, altre volte le persone programmano a tavolino l'espatrio considerando diversi indici di gradimento che riguardano il potere di acquisto degli stipendi o budget disponibili, la possibilità di praticare gli sport più amati come per chi va in Costa Rica per fare surf - o perché alcune attività professionali come quella del bartender a Dubai - può far guadagnare bene in poco tempo».

Il fenomeno riguarda i giovani sotto i 30 anni, i quaranta-cinquantenni e gli over 60, «fino a un lustro fa non ci capitava di organizzare i trasferimenti, solo vacanze. Ciò che accomuna le decisioni è la volontà di assecondare un desiderio». C'è chi ha lavorato in azienda fino a 55 anni e decide di trasferirsi a Bali a insegnare yoga, chi ha chiuso il negozio qui per aprire un bed&breakfast alle Canarie, e professori di storia o di archeologia che avviano collaborazioni con tour operator locali per diventare guide turistiche in Thailandia o alle Seychelles. È stata questa la scelta di Andrea Cisari, 53 anni, milanese.

Si è trasferito a Cape Town con moglie e figli: «Quello che si guadagna con il turismo basta e resta molto tempo da dedicare a sport e famiglia in una natura affascinante - ha detto - In più si ha la grande opportunità di stare a contatto con persone e culture diverse. È un mondo a misura d'uomo che consente di imparare e fare progetti». Oggi Andrea e la moglie sono guide turistiche per gli italiani in Sudafrica ma anche in Namibia, Botswana, Zimbabwe, Mozambico.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica