"Due crisi respiratorie acute": peggiora la salute di Papa Francesco

Ancora due crisi, acute, per Papa Francesco che ha avuto anche un nuovo broncospasmo. "Ripresa la ventilazione meccanica non invasiva"

"Due crisi respiratorie acute": peggiora la salute di Papa Francesco
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Non sono buone le notizie sulla salute di Papa Francesco secondo le ultime notizie contenute nel bollettino medico serale. "Nella giornata odierna, il Santo Padre ha presentato due episodi di insufficienza respiratoria acuta, causati da importante accumulo di muco endobronchiale e conseguente broncospasmo". "Sono pertanto state eseguite due broncoscopie con necessità di aspirazione di abbondanti secrezioni". A causa della doppia crisi respiratoria il pontefice ha ripreso, nel pomeriggio, "la ventilazione meccanica non invasiva. Il Santo Padre è sempre rimasto vigile, orientato e collaborante. La prognosi rimane riservata".

"Muco conseguenza di polmonite"

L'accumulo di muco "è conseguenza di polmonite": lo hanno specificato fonti vaticane aggiungendo che permane "la situazione è di un quadro complesso con la possibilità di crisi". Bergoglio, comunque, non è intubato e "i valori delle analisi del sangue restano stabili e non c'è leucocitosi". Dopo il cauto ottimismo degli ultimi due giorni il quadro clinico, purtroppo, è ancora molto altalenante: a Bergoglio i medici hanno eseguito due bronscopie, ossia la valutazione dello stato dei bronchi per i quali è stato necessario asportare le secrezioni. L'evoluzione rimane complessa, bisogna adesso capire quali saranno gli effetti di questa nuova doppia crisi nelle prossime ore, se porterà strascichi o se si tratterà di episodi gravi ma isolati senza che ci siano altri effetti negativi sulla salute del Papa.

L'ipotesi dello pneumologo

"Per fare due broncoscopie vuole dire che il Papa ha tanta secrezione e a questo punto del ricovero potrebbe non stare rispondendo bene alle terapie antibiotiche": lo ha spiegato all'Adnkronos Salute Claudio Micheletto, direttore dell'Unità operativa complessa di Pneumologia dell'Azienda ospedaliera universitaria di Verona e presidente dell'Associazione italiana pneumologi ospedalieri (Aipo). "Ora, potrebbe esserci un quadro di antibiotico-resistenza" per il Papa, ha sottolineato, "ma non lo sappiamo. Aspirare una persona con polmonite in corso non è prassi usuale. Si fa soltanto quando c'è tanto catarro nei bronchi, ma se è troppo vado incontro ad insufficienza respiratoria".

"Necessaria la fisioterapia respiratoria"

La fisioterapia respiratoria che ormai Papa Francesco effettua quotidianamente è "probabile che dovrà essere proseguita anche superata la fase emergenziale": a dichiararlo all'Ansa è il professor Andrea Lanza, presidente dell'Associazione Riabilitatori Insufficienza respiratoria. "La fisioterapia respiratoria tendenzialmente segue l'evoluzione della patologia in atto e, in una situazione come quella del Pontefice, è auspicabile che prosegua, ovviamente modulata in modo diverso, anche superata la fase acuta". Il pontefice si trova una condizione "in cui alla patologia acuta si aggiunge una condizione di patologia respiratoria di tipo cronico e pregressa, e questo rende più complesse la terapia e la stessa fisioterapia": da qui la necessità che, molto probabilmente, dovrà proseguire anche quando sarà dimesso e potrà tornare a Santa Marta.

La richiesta del cappellano

Le precarie condizioni di salute di Bergoglio necessitano di tante preghiere da parte dei fedeli: è questo il succo del messaggio del cappellano del Gemelli don Nunzio Currao che ha invitato a "insistere tanto, per tutti gli ammalati e per la salute del nostro Papa Francesco che come sapete è ricoverato nel nostro policlinico dal 14 febbraio". Queste parole sono state pronunciate durante l'omelia della messa quotidianamente.

"La preghiera ovviamente abbraccia non solo il Papa, ma abbraccia ogni malato, ogni persona che attraversa il dolore della malattia", ha aggiunto, rivolgendo un pensiero anche agli operatori sanitari. La preghiera per Sua Santità, ha sottolineato, è stata "forte e insistente" anche in altri momenti.

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