La Cancelliera Merkel: lo scudo antimissile protegga tutta l’Europa

La Cancelliera Merkel: lo scudo antimissile protegga tutta l’Europa

da Berlino

La Germania deve adottare nuove e più energiche misure a difesa della sicurezza in Europa e contro i pericoli provenienti dagli Stati canaglia. Questo il senso di un documento preparato dalla Cdu, il partito della Cancelliera Angela Merkel, che verrà reso pubblico mercoledì, le cui linee generali sono state anticipate dal settimanale Der Spiegel. Un documento che, secondo il settimanale, prelude ad una svolta nella posizione fin qui seguita dal partito alla guida della grande coalizione di Berlino.
Tre le novità che dovrebbero caratterizzare la futura strategia sulla sicurezza del governo tedesco. Rafforzamento e ampliamento delle missioni militari all'estero sotto l'egida delle Nazioni Unite e della Nato, creazione di un Consiglio nazionale per la sicurezza con il compito di proporre misure preventive e di coordinare gli interventi decisi dal governo, estensione a tutto il territorio europeo dello scudo antimissilistico che gli Stati Uniti intendono installare in Polonia e nella Repubblica Ceca in modo che l'area protetta da eventuali attacchi provenienti dagli Stati canaglia copra l'intero continente.
Dei tre punti è chiaramente il terzo quello politicamente più rilevante per le frizioni, praticamente certe, che provocherà sia sul piano interno che su quello internazionale. Sul problema dello scudo antimissile caldeggiato da Bush, Berlino ha mantenuto finora una linea di basso profilo per non irritare troppo Putin che nel progetto americano vede, a torto o a ragione, non tanto una misura a difesa della sicurezza, quanto un tentativo di estendere l'influenza degli Stati Uniti nell'area un tempo sotto il controllo sovietico e di accerchiare militarmente la Russia.
Alle sollecitazioni di Putin perché la Germania prendesse le distanze dal progetto americano, Angela Merkel ha sempre risposto, finora, che il problema è di competenza dell'Unione Europea cui tocca il compito di coordinare l'atteggiamento in materia dei singoli governi. Un modo per conciliare le pressioni di Washington con l'esigenza di tranquillizzare Mosca.
Dalla politica di basso profilo Angela Merkel si starebbe ora preparando a passare ad una nuova fase caratterizzata, secondo Der Spiegel, dall'esibizione dei muscoli. Un'inversione di rotta dovuta, sempre secondo il settimanale, al fatto che negli ultimi tempi a Berlino sono aumentate le preoccupazioni sia per i pericoli provenienti dagli Stati canaglia, in particolare l'Iran, sia per le difficoltà di contenere l'offensiva del fondamentalismo islamico che si sta allargando a macchia d'olio nel continente africano.
Ma il documento sulla nuova strategia della Cdu (venti pagine che portano la firma tra l'altro di uno dei più stretti collaboratori della Merkel, Volker Kauder, e del numero due del gruppo parlamentare, Andreas Schockenhoff), è destinato a provocare tensioni anche all'interno dello schieramento governativo. I socialdemocratici, l'altro partito della grande coalizione, non hanno mai nascosto la loro totale avversione allo scudo antimissile sostenendo che il progetto americano rischia di ricreare un clima da guerra fredda nei rapporti con Mosca. E le loro prime reazioni indicano che la loro posizione non è cambiata.

«Non intendiamo neppure discutere le novità contenute nel documento della Cdu», ha detto il portavoce del partito per i problemi della sicurezza. Risultato: a Berlino ci saranno due linee di politica estera: quella della Merkel e quella del ministro degli Esteri, il socialdemocratico Steinmeier.

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