Avrebbe dovuto rivoluzionare la vita dei pendolari lombardi. Ma il car pooling, nel suo primo anno di vita, non ha riscosso grandi successi. Scomodo. E poi per cosa? Per risparmiare meno di un euro al casello e qualche cosa di più sulla benzina. In teoria l’idea è buona: pool di quattro passeggeri sulla stessa auto, sconti sul pedaggio (50 centesimi anziché 1,40 euro), corsie riservate al casello, risparmio sul pieno. Ma mettersi d’accordo sugli orari di partenza e di rientro non sempre è facile. Non lo è nemmeno decidere dove parcheggiare una volta arrivati a destinazione, a meno che non si lavori tutti nello stesso ufficio. E così l’iniziativa, lanciata un anno fa sulle tratte che collegano Como, Varese e Milano, non ha registrato il boom che ci si aspettava. Il ghiaccio è stato comunque rotto: la società Autostrade conta 2.500 persone (cioè 625 auto) che ogni giorno utilizzano il metodo del car pooling. Si tratta del 2% dei passaggi quotidiani in autostrada. E un pochino, seppur impercettibilmente, il traffico è stato alleggerito. Il lavoro da fare è ancora tanto, soprattutto per convincere a utilizzare il car pooling quei 300mila pendolari che hanno sì visitato il sito per informarsi ma che alla fine non hanno mai messo in pratica il servizio. Per estendere l’ideadell’auto di gruppo, Autostrade punta sulla collaborazione delle grandi aziende (come già Stm) che diffondano le informazioni tra i dipendenti. Su richiesta degli automobilisti, il servizio è stato esteso anche alla Svizzera, nelle tratte che collegano Lugano e Chiasso con l’Italia. Nelle prossime settimane Autostrade lancerà il car pooling a tema: squadre di compagni di viaggio diretti allo stesso concerto, alla stessa mostra, alla stessa partita di calcio. Anche gli enti locali intendono cavalcare l’idea dell’auto di gruppo. E lo fanno in varie forme. Il Comune di Milano, per agevolare gli spostamenti in città, sta mettendo a punto una piattaforma internet: una sorta di bacheca on line per incrociare le offerte e le richieste di passaggio per andare al lavoro, a teatro, in centro. Il lancio del progetto, per cui Palazzo Marino investirà 5 milioni di euro, sarà abbinato anche all’estensione del bike sharing, il noleggio delle biciclette gialle. La Provincia di Milano ha in cantiere il progetto di un car pooling sui generis per dare una mano ai pendolari dei paesi intorno a Milano. L’iniziativa partirà in via sperimentale a ottobre e proseguirà fino alla fine del 2011. Per ora il progetto decollerà solo da due comuni: Peschiera Borromeo e Pantigliate, sulla Paullese. Ma se avrà successo, sarà esteso ai paesi della prima cintura fuori Milano. La Provincia, sostenuta anche dalla fondazione Cariplo, metterà a disposizione dei pendolari alcune auto (per ora quattro Panda) per raggiungere le fermate del metrò di Milano o le stazioni ferroviarie. I pendolari useranno l’auto in pool per andare al lavoro, la lasceranno in un parcheggio concordato. E durante il giorno la stessa auto sarà utilizzata dai volontari di alcune associazioni per accompagnare anziani e disabili in ospedale o a fare commissioni.
«Il car pooling - sostiene l’assessore ai Trasporti della Provincia di Milano, Giovanni De Nicola - non deve servire a portare i pendolari fin sotto al Duomo ma serve a farli risparmiare sui trasporti e a collegarli più facilmente con i mezzi pubblici della città».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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