Carapelli: l’olio toscano diventa spagnolo

Acquirente per oltre 132 milioni è la Sos Cuetera, quotata a Madrid, tramite l’italiana Minerva (Olio Sasso)


Un marchio storico dell’industria alimentare italiana, Carapelli, protagonista in un settore - quello dell’olio d’oliva - così radicato nella cultura alimentare del nostro Paese, passa agli spagnoli di Sos Cuetera, che lo hanno acquistato attraverso la propria holding operativa italiana, Minerva Oli, acquistata lo scorso anno, che deteneva nel suo portafoglio il celebre Olio Sasso (ex Nestlè, ex Buitoni). Che Sos Cuetrera volesse valorizzare la sua posizione nella Penisola era una strategia già espressa, e le trattative con gli azionisti di Carapelli duravano dalla primavera scorsa.
Il 100% di Carapelli Firenze finora apparteneva ai fondi Bs Private Equity, Arca Impresa Gestioni sgr e Mps Venture, che avevano rilevato la storica azienda toscana nel giugno 2002 da Cereol, il braccio alimentare dell’allora gruppo Montedison, voluto da Raul Gardini. A comprare è Minerva Oli, società di diritto italiano controllata da Sos Cuetera, gruppo spagnolo quotato a Madrid, attivo oltre che nell’olio nei comparti del riso e dei biscotti. Il valore dell’operazione è di 132,4 milioni di euro, al lordo dei costi legati alla transazione e salvo eventuali aggiustamenti dall’esito della due diligence prevista. Una cifra che assicura agli attuali soci, da quanto si è appreso, una «sostanziosa plusvalenza» visto che il capitale investito nella società fiorentina tre anni fa, al netto del debito, era stato di 52 milioni. L’operazione è ora soggetta all’autorizzazione dell’Autorità antitrust.
Nel dettaglio, le quote dei venditori sono così ripartite: Bs Private Equity 57,2%, Arca Impresa Gestioni, in rappresentanza di Arca Impresa e Arca impresa Duemila, 21,79%, Arca Merchant 5,45%, Mps Venture Sgr 13,62%, il management 1,95%.
Per Sos Cuetera, gruppo da 1 miliardo di ricavi di cui è maggiore azionista la famiglia Salazar, l’acquisto di Carapelli, che segue quello effettuato l’anno scorso della Minerva Oli (circa 200 milioni di ricavi) dalla famiglia Gasparini e Fidia, permetterà di completare l’attuale offerta in Italia con l’extravergine, sul quale è focalizzata l’azienda toscana. Carapelli, fondata alla fine dell’800, è infatti uno dei principali marchi italiani di olio extravergine d’oliva, oltre che d’oliva e di semi, e ha registrato quest’anno un fatturato superiore ai 250 milioni, con una significativa quota di esportazioni in Europa e Stati Uniti.


Nei mesi scorsi Sos Cuetera ha mostrato interesse anche per la Salov di Lucca, che possiede il marchio Sagra (270 milioni di ricavi), e che fa capo ai quattro fratelli Dino, Pier Luigi, Antonio e Alberto Fontana.
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