Casa Perini: «Il piano deve partire subito, l’edilizia rilancia l’economia»

Il piano casa subito, senza tentennamenti. È un coro a più voci quello che si è sentito ieri al convegno inaugurale della Fiera «Made Expo» dedicata all’arredamento, al designer e all’edilizia. Il presidente della Regione Roberto Formigoni ha criticato la lentezza di molti comuni nell’applicare le regole sull’ampliamento delle abitazioni approvate in marzo dal governo: «Chiedo che i Comuni siano più coraggiosi nell’utilizzare questa legge che stimola l’edilizia permettendo ai cittadini di ampliare le proprie case e allo stesso tempo dando un po’ di benzina all’economia» ha detto. L’appello del governatore è stato rilanciato dal presidente di Fiera Michele Perini: «Il territorio è lento, i Comuni, le comunità montane, le sovrintendenze hanno tempi che non vanno bene per l’economia». Il piano casa ha ottenuto già le delibere attuative in 18 Regioni su 22 ma non tutti i Comuni hanno tenuto il passo, non hanno cioè ancora illustrato quali sarebbero le aree dove si può intervenire e quelle off-limits, tipo i centri storici e così via.
«In Lombardia, che è una delle regioni più virtuose, su 1.600 amministrazioni quasi la metà ha presentato il piano casa ma sia qui che nel resto d’Italia i lavori non decollano - denuncia Giuseppe Freri presidente di Federcomated Confcommercio a nome delle 12mila imprese dedite alla distribuzione di materiali edili - Perchè in tutta Italia le amministrazioni che hanno varato il piano sono sparse a macchia di leopardo e i cittadini non si fidano a presentare i permessi e a pagare un progetto se non sono sicuri che poi i lavori vadano in porto». Freri ha insistito sull’importanza che questa legge avrebbe per l’edilizia perché il «2009 è stato un anno nero, il nostro fatturato è calato del 24 per cento e i mancati pagamenti sono stati il 30 per cento. Il governo non ha dato incentivi alle piccole e medie imprese come alla Fiat ma il piano casa per noi equivale a due finanziarie. Chiediamo a gran voce che decolli, siamo stufi di sentire parole a vanvera, vogliamo che gli operai inizino a lavorare. Noi non saliremo sui tetti ma siamo pronti a presentarci a Roma, siamo in dodicimila».
Da un lato dunque Formigoni si appella ai comuni e Perini si rivela attento alle esigenze degli imprenditori aggiungendo «abbiamo bisogno che il piano parta subito, non tra qualche mese, perché gli imprenditori riuniti in questa fiera possano vendere già da domani i loro materiali e i loro prodotti innovativi». Ma dall’altro l’Anci lombarda difende il lavoro svolto dai Comuni: «È stato nell’interesse dei sindaci presentare il piano per evitare abusi edilizi e scempi del territorio - spiega Rinaldo Redaelli segretario Anci lombarda - Nella nostra regione la stragrande maggioranza delle amministrazioni è in regola e ha stabilito i criteri per ampliare o ristrutturare le villette.

Mi risulta però che in pochi fra i residenti abbiano presentato le domande, in molti comuni non lo ha fatto nessuno. E questo probabilmente perché i comuni hanno divulgato direttive vincolanti nel rispetto del territorio, sono stati attenti a non permettere scempi»

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