Castellano al Tar contro il Csm

Si è rivolto al Tar del Lazio Francesco Castellano, il presidente del Tribunale di sorveglianza di Milano trasferito d’ufficio il 14 giugno dopo essere stato indagato a Perugia nell’ambito dell’inchiesta sulla scalata di Unipol alla Bnl. Nei giorni scorsi è stato formalizzato il deposito del ricorso ed è stata già fissata al 26 luglio l’udienza nel corso della quale i giudici della prima sezione del Tar del Lazio valuteranno la richiesta di sospensione del provvedimento di trasferimento decretato dal plenum del Consiglio superiore della magistratura. «Incompatibilità ambientale e funzionale» è la motivazione per la quale fu deciso di allontanare Castellano dal suo ufficio milanese.

Il plenum del Csm prese questa decisione valutando i rapporti tra il magistrato e l’ex presidente di Unipol Giovanni Consorte, cui, secondo l’accusa, aveva dato consigli sulle vicende giudiziarie che lo riguardavano. Ragioni, queste, che tra le altre avevano imposto il trasferimento d’ufficio del magistrato, adesso contestato davanti al Tar del Lazio.

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