Castello, la cucina di Marchesi in mostra

In occasione dell'ottantesimo compleanno dell grande maestro della cucina italiana, la sua città gli dedica una mostra tra le merlate dello Sforzesco. FIno la 20 giuggno sarà possibile conoscere la biografia e la raffinata arte dello chef tra opere d'arte e cultura padana.

la grande cucina milanese compie 80 anni. Con lei Gualtiero Marchesi, il grande maestro della cucina italiana che ha dato e continua a dare grande lustro alla città di Milano. Così la sua città ha deciso di rendere omaggio al maestro del cucchiaio, che compie apputno 80 anni, con la mostra «Storiae d'Italia. Gualtiero Marchesi e la grande cucina italiana» al Castello Sforzesco fino al 20 giugno. Non si tratta di una semplice «mostra» celebrativa, ma di un viaggio che ha per tema la ricerca del gusto e la forma del cibo. «Una mostra che è un viaggio fra la vicende biografiche di Gualtiero Marchesi e la storia del gusto» spiega l'assessore alla Cultura del Comune Massimiliano Finazzer Flory
La mostra si snoda su più piani: l'esposizione vera e propria, che occupa due sale per un totale di circa settecento metri quadrati e la parte più pratica, ovvero le dimostrazioni pratiche sulle tecniche del cuoco e una serie di incontri per professionisti, appassionati e curiosi di prodotti e preparazioni, cibo e cucina. «Nostro obiettivo - illustra il curatore Giovanni Leone - è sì quello di mostrare, ma anche e soprattutto di emozionare, stimolando nuove curiosità. In fondo la meraviglia che provoca un piatto riuscito, in cui materia e mano trovano l'accordo giusto, completandosi, dipende da nostalgia e immaginazione di cose viste e sentite, dentro o fuori».
La mostra offre ai visitatori un percorso, articolato in 7 sezioni, che riflette negli allestimenti i principi del fare cucina di Gualtiero Marchesi: semplicità, essenzialità, verità, materia, eleganza. Come ogni biografia che si rispetti si parte dalle origini dello chef, le sue «Radici. Terra d'acqua: Corte Olona e San Zenone Po». In questa sezione viene tracciata una geografia del gusto, con una grande mappa della Pianura Padana e dei suoi prodotti tipici. Si prosegue con «La strada e il mercato. L'universo agroalimentare, la materia». Qui il mercato è teatro di socialità e finestra aperta sulla realtà agroalimentare del territorio. Guarda caso Marchesi nasce in una stanza dell'Hotel di famiglia, il Mercato, che prende il nome dal mercato ortofrutticolo accanto al quale era situato.
«Strumenti e Tecnica Pentole, cottura e preparazione»: la declinazione dei recipienti di cottura si articola in rapporto a forma e materiali, ogni singolo dettaglio è determinato dalla conoscenza. Dalla cottura alla tavola: «Occhio e Mano Tavola, piatti, posate, bicchieri». Oltre ad avere cercato strumenti di cucina utili ad ottimizzare i risultati delle sue preparazioni, Marchesi ha pensato e offerto ai buongustai dei suoi ristoranti strumenti funzionali alla qualità dell'esperienza gustativa del pasto: il piatto e la posata sono conseguenti alle pietanze scelte, che comportano un dato piatto e determinate posate ad hoc.
«Insegnare Bottega-laboratorio: la brigata e i solisti. La scuola: Alma». Marchesi è l'unico cuoco ad avere fatto scuola. Nella sesta sezione «Il gusto dei luoghi Esperienze e interazioni» si ragiona sui comprensori delle tradizioni gastronomiche regionali italiane e sul loro ruolo nella formazione del corpo della cucina italiana.
Si chiude con la storia culinaria di Marchesi, dalla nouvelle cuisine alla cucina totale, con l'esordio della nuova cucina italiana ormai famosa in tutto il mondo.
Nella mostra saranno esposte opere di autori che hanno avuto relazione diretta con Gualtiero Marchesi o a cui il maestro si è ispirato per alcuni piatti loro dedicati come Lucio Fontana, Piero Manzoni, Giancarlo Vitali, Velasco, Enrico Baj, Hsiao Chin, Salvatore Sava, Aldo Calvi, Paola Marchesi, Emilio Tadini.


Una serie d'iniziative di approfondimento e interazione con altre arti (musica, arti visive, ecc.) arricchiranno l'esposizione, offrendo al pubblico un ricco calendario di appuntamenti, tra cui laboratori di studio della materia con dimostrazioni di taglio e di trancio, dibattiti e incontri.

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