A Catania i mondiali di scherma, l'Italia al centro dello sport internazionale

Il ministro degli esteri Frattini: «È uno degli sport che ci ha dato più successi». La rassegna iridata dall'8 al 16 ottobre e per la prima volta atleti abili e diversamente abili gareggeranno insieme: circa 1100 atleti in rappresentanza di 130 paesi

«La scherma è l'Italia che vince, uno degli sport che ci ha dato le più grandi soddisfazioni. Ancora una volta l'Italia è sede di un evento sportivo internazionale. Catania è una città splendida». Sono le parole del ministro degli Esteri Franco Frattini alla conferenza stampa di presentazione dei Campionati del Mondo di Scherma di Catania 2011, in programma dall'8 al 16 ottobre prossimi. «Lo sport è uno degli strumenti per promuovere i valori della politica estera italiana che si fonda sulla pace, il dialogo e la reciproca comprensione tra popoli - ha aggiunto Frattini -. Riguardo al cammino di Roma per i Giochi del 2020, ogni volta che c'è una Olimpiade si verifica una tregua olimpica. Quando si fa sport infatti si fermano le armi, e basterebbe questo per organizzare un'Olimpiade all'anno».
A Catania saliranno sulla pedana anche atleti diversamente abili (la prima volta di un mondiale «combined event» con gli abili), «un aspetto fondamentale - sostiene il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport Rocco Crimi - che propone l'esempio di sportivi che attraverso questo sport superano i loro limiti con impegno ed il sorriso sulle labbra. È merito della scherma se nei medaglieri olimpici l'Italia si trova sempre al vertice, da questa disciplina il contributo in termini di vittorie e sempre grande. Inoltre, anche ai Mondiali abbiamo una tradizione eccellente confermata da 93 ori, 97 argenti e 104 bronzi, per un totale di 294 medaglie». Presente alla Sala Polifunzionale di Palazzo Chigi anche il vicepresidente del Coni e numero uno del Comitato Paralimpico, Luca Pancalli, che sottolinea la capacità della federazione di scherma di riassumere nel suo operato la gloria passata e la competitività del presente: «Lo sport italiano ha un debito di riconoscenza dei confronti della scherma. Uno sport che negli appuntamenti che contano non ha mai tradito. Una federazione forte nella memoria dei successi passati che però vive con consapevolezza il presente ed è proiettata con dinamismo verso il futuro», sottolinea Pancalli.
Circa 1100 atleti in rappresentanza di 130 paesi, un mondiale che «per noi ha una grandissima importanza - spiega Alisher Usmanov, presidente della Federazione Internazionale di Scherma -. L'Italia è una potenza mondiale di questo sport ed il suo contributo allo sviluppo di questa disciplina è fondamentale. Catania sarà un grande successo».
Un progetto quello di Catania 2011 che è stato possibile grazie all'adesione di «sponsor illuminati - come li definisce il presidente della federazione italiana di scherma Giorgio Scarso -, per uno sport che non ha grande risonanza mediatica. La nostra è una grande federazione che ha firmato 61 protocolli d'intesa con altrettanti paesi. È la scherma internazionale che ha voluto il mondiale di Catania perchè la sede non viene decisa dalle lobby, ma dalle federazioni. Non sarà solo una gara ma anche un evento che porterà Catania all'attenzione del mondo», si augura Scarso.
In rappresentanza degli atleti, la campionessa mondiale in carica del fioretto Elisa Di Francisca e lo spadista Matteo Tagliariol, oro individuale ai Giochi di Pechino. «Sono molto felice ed orgogliosa di stare qui a rappresentare le Fiamme Oro e l'Italia della scherma nel mio ruolo di iridata in carica - così la schermitrice di Jesi -. Prima dei Mondiali siciliani, il prossimo impegno saranno gli europei a Sheffield in Inghilterra dal 14 al 19 luglio e dal 1 al 9 mi allenerò a Modica, sempre in Sicilia. Nell'isola c'è una bella ospitalità e una grande organizzazione, sono persone fantastiche - dice la Di Francisca che a Siracusa ha anche vinto il campionato italiano nel 2010 -, non sarà come a Parigi, in Italia c'è una maggiore accoglienza. L'obiettivo principale comunque rimangono le Olimpiadi di Londra e voglio allenarmi ed impegnarmi per questo».
«L'ultimo mondiale a Parigi è stata la mia morte del cigno - così Tagliariol, che fu eliminato al primo turno - ora sono rinato, tornando a vincere anche in Coppa del Mondo. Per me, quindi, quello di Catania sarà la mia prima rassegna iridata.

Una gara che è la più importante dell'anno, perchè sarà in Italia e soprattutto servirà per la qualificazione olimpica. Mi sto preparando grazie anche a Mara Bellerba (una sorta di mental trainer, ndr): lei mi sta insegnando a farcela con i miei mezzi e mi sta aiutando a capire cosa ho dentro».

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