Caterina Balivo mette a tacere le voci su un presunto ritocco chirurgico, pubblicando sul suo profilo Instagram una foto scattata cinque anni fa con cui dimostra che le sue forme sono 100% naturali e non merito del chirurgo estetico.
Nello scatto pubblicato ieri la presentatrice di origini campane si mostra in tutta la sua bellezza, che, a distanza di cinque anni e con una gravidanza alle spalle, non sembra accusare i segni del tempo. Con questa foto, che in poche ore ha mandato in tilt Instagram ricevendo quasi 10mila like e oltre 185 commenti, Caterina Balivo ha voluto chiarire di non essere ricorsa a nessun intervento chirurgico come invece sospettavano le malelingue: “5 anni fa... Vedi che a non rifarsi uno riesce ancora a dire: ero io!!! Uno scatto di 5 anni fa del mio amico” – ha scritto la showgirl nella didascalia.
In questi giorni Caterina Balivo ha dovuto testimoniare nel processo che la vede coinvolta per il reato di diffamazione nei confronti della riminese Confestetica, associazione nazionale che conta 17mila iscritti. I fatti risalgono al 2009 quando la conduttrice di “Detto fatto” aveva partecipato alla trasmissione “Porta a Porta” di Bruno Vespa; in quell’occasione la Balivo aveva ribadito la sua posizione contro la chirurgia estetica, ma le sue dichiarazioni non erano piaciute alle estetiste di Confesteica presenti in trasmissione e a Roberto Papa, segretario nazionale dell’associazione, che aveva preteso le scuse formali, mai arrivate.
Chiamata a testimoniare sul banco degli imputati, la conduttrice si è così difesa: “Come donna sono contro la chirurgia estetica, ma non volevo offendere nessuno tantomeno l’associazione Confestetica perché proprio io utilizzo con quotidianità le estetiste. Si parlava di bellezza femminile ed ero stata invitata perché conduco un programma ‘Detto Fatto’ sulla Rai che si avvale di esperti in diversi campi.
Il 30% dei tutorial è nel campo estetico, sono contro la chirurgia estetica e credo che la donna sia bella al naturale”. Il prossimo appuntamento è per il 7 ottobre, giorno dell’udienza, quando i giudici del tribunale di Rimini saranno chiamati a sentenziare sulla vicenda.
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