E' il momento di agire. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi è determinato e fiducioso, convinto che il Paese possa uscire presto dalla crisi economica internazionale. E lo ribadisce in un colloquio con il Corriere della sera nel quale indica la road map e annuncia l'agenda dell'esecutivo. Un'agenza fitta di impegni e di scadenze che il Cavaliere assicura che rispetterà. Si parte dalle misure per l'Europa che il premier conta di portare in Aula il 9 e il 10 novembre. Entro il 15 sarà invece la volta della presentazione dei fondi strutturali per le Regioni.
Entro la fine dell'anno poi l'esecutivo si occuperà dei mutui per i giovani e delle misure per l'occupazione femminile e giovanile. E poi ancora, riforma dei servizi pubblici e idrici, quella del sistema previdenziale, liberalizzazione e misure per la concorrenza per arrivare poi entro aprile ad affrontare la riforma costituzionale, entro maggio quella del lavoro ed entro giugno il raggiungimento del pareggio di bilancio.
Poi il premier lancia un appello alle opposizioni invitando a smetterla con il "disfattismo". "L'opposizione continua con la litania del mio passo indietro, senza rendersi conto che questo è il momento di pensare all'Italia. Solo io e il mio governo possiamo realizzare questo programma di riforme per 18 mesi, ecco perché non esiste alcuna possibilità che io mi faccia da parte".
E precisa: "Il Parlamento deve rendersi conto che quello che abbiamo presentato al Consiglio europeo è un programma vincolante. L'Italia continuerà a essere sostenuta dalla Bce solo se saremo in grado di approvarlo, trasformando le parole in fatti. Altrimenti, non ci saranno più aiuti per questo Paese".
Infine, Berlusconi cita anche la riforma della giustizia e dice: "Con l'Europa c'è l'accordo per ridurre del 20% il contenzioso civile e per quanto riguarda il penale è uno scandalo che va risolto.
La prova? "Gli italiani devono sapere che da qui a febbraio mi hanno già fissato 37 udienze. Trentasette dico, ma come potrei partecipare e assieme a fare il presidente del Consiglio? Ovvio che non potrò andare a tutte, e dunque dovrò rinunciare a qualche mio diritto di difesa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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