Sei minuti di follia e l’europeo va a farsi benedire. La Repubblica Ceca trova la vittoria e uno spiraglio di luce per il futuro; la Grecia deve solo recitare il mea culpa per essere scesa in campo con sei minuti di ritardo. Una leggerezza che porta ora la squadra di Santos a un passo dall’eliminazione.Senza i due difensori centrali titolari, Papastathopoulos squalificato e A. Papadoupolos infortunato, la Grecia fa subito harakiri: al 3’ l’ottimo Hubschmann innesca Jirakek che, solo davanti a Chalkias non sbaglia. Ed è 1-0 per i cechi. Tre minuti dopo il genietto Rosicki lancia Gebre che dalla linea di porta mette in mezzo: Chalkias in tuffo tocca appena, Pilar in caduta e in mezzo ai due marcantoni centrali greci ci mette il ginocchio e il pallone finisce dentro. Ed è il 2-0 che annichilisce la Grecia al punto che per tutto il primo tempo c’è in campo una sola squadra, quella con la maglia rossa del ct Bilek.
Partita chiusa? Si per gli oltre 15.000 cechi che affollano il bellissimo stadio di Wroclaw (40.000 i presenti) che però non fanno i conti col proprio portiere, il neo campione d’Europa Petr Cech che al minuto 8 chiama un innocuo pallone al compagno Sivok e poi si impappina lansciandoselo sfuggire. Lo scaltro Gekas, subentrato a inizio ripresa a Fotakis, mette dentro a porta vuota e la partita si riapre.L’insperata rete mette le ali alla Grecia che vede la possibilità di pareggiare, approfittando anche del calo dei cechi, con Rosicki negli spogliatoi e Baros che appare l’ombra di se stesso. Karagounis e bella compagnia hanno il fuoco vivo addosso, attaccano a testa bassa, ci mettono grinta, carattere, determinazione e forse anche qualcosa di più.
Ma il cuore non basta, i due gol in sei minuti che rappresentano un nuovo record nella fase finale degli europei, sono una mazzata troppo pesante che mette i greci già sulla strada del ritorno a casa e rilancia le ambizioni della Cechia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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