Chelsea, 100 milioni per Kakà Il Milan: «Non parte nessuno»

Claudio De Carli

Si stanno sparando addosso ad alzo zero. Real e Chelsea, o meglio Calderon e Abramovich, puntano lo stesso calciatore e giocano a chi offre di più. Dopo Cannavaro è finito nel cesto Kakà: 100 milioni di euro offerti da Roman Abramovich per portarlo a Londra. La mega offerta è stata subito letta come ritorsione del Chelsea verso il Real che gli avrebbe soffiato il capitano della nazionale azzurra. In realtà la vicenda Kakà lascia perplessi. Se dopo le continue smentite del Milan e due denunce presso la Uefa per contatti non regolamentari con il giocatore, si continua a parlare e scrivere di un suo trasferimento, è possibile che ci sia sotto qualcosa?
La dichiarazione di Ricardo Kakà apparsa su As non è di quelle entusiasmanti per i tifosi: «L’interesse del Real Madrid mi lusinga, così come mi rende felice il fatto che cerchi di ingaggiarmi. Ma senza un accordo che soddisfi sia il Milan che me, non ho intenzione di muovermi da Milano dove sto molto bene e trovo il Milan una delle squadre più grandi e prestigiose. Sono devoto al Milan, per questo ho rinnovato il mio contratto fino al 2011». E non è tutto, perché ora si sta alzando il polverone Pirlo, anche lui sotto il fuoco di Real, Chelsea, Bayern e Arsenal. Il suo procuratore Tullio Tinti è sotto pressione, forse cerca solo un adeguamento di contratto per il suo assistito riconosciuto da tutti come la mente dei campioni del mondo. Il Milan, la dirigenza, Adriano Galliani, hanno risposto attraverso il sito ufficiale della società rossonera: «L’impegno che il Milan prende con i milioni di cuori rossoneri sparsi per l’Italia, per l’Europa e per il Mondo - si legge -, è specialissimo: non parte nessuno. Capito? Non parte nessuno. Senza il benché minimo spirito polemico, lontanissimo da queste righe, nei confronti di Andriy, è però corretto ribadire che dopo il bonus Shevchenko non ce ne saranno altri. Il Milan lo fa presente pubblicamente, a tutti, senza distinzioni, con il giusto apprezzamento nei confronti delle parole di Kakà, con serenità, ma anche con la dovuta fermezza: i contratti si rispettano».
Se la domanda è se il Milan sia stato chiaro, la risposta è: come il sole. Se la domanda è se il Real abbia compreso, la risposta è: sono sempre più convinti di poter arrivare al brasiliano. «Se desidera venire a Madrid, allora esistono possibilità di trovare un accordo», assicurano ai piani alti delle merengues che interpretano le dichiarazioni di Kakà come un’apertura. Intanto Baldini e Mijatovic sono assolutamente instancabili, sono in Italia e intendono restarci per l’intera settimana, anche se l’inevitabile tensione che il loro arrivo ha scatenato nell’ambiente juventino, ha fatto propendere per un rinvio di 24 ore sul programma e solo oggi si presenteranno in corso Galileo Ferraris. «Se està fichando hambre», si sta contrattando la fame, commentava As, nonostante la Juventus abbia assicurato che non svenderà nessuno dei suoi assi e dopo Buffon al Milan e Cannavaro al Real, ieri ha praticamente chiuso per Vieira all’Inter per 12 milioni di euro. L’atmosfera è quasi surreale, l’Arsenal di Arsene Wenger ha sentito il bisogno di rassicurarci: «Tranquilli, non faremo la spesa da voi, troppo cari cartellini e ingaggi dei vostri giocatori, per noi sono fuori mercato». Più sensibile Karl Heinz Rummenigge che peraltro in tempi non sospetti e per via di un certo Sagnol, anticipò il terremoto: «Non compreremo dalla Juve.

Noi non parteciperemo allo smembramento di cadaveri che attualmente sta avvenendo sul mercato. È una cosa di cattivo gusto e non ci appartiene». Chi avrebbe detto una settimana fa che saremmo diventati campioni del mondo e poi anche dei poveri club da commiserare.

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