Il Pd come Musk, criticava i giudici Usa, state calmi e Mattarella: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: il Guardian lascia X, Meloni alla Cop29 e Piero Pelù

Il Pd come Musk, criticava i giudici Usa, state calmi e Mattarella: quindi, oggi...

- Adoro certe notizie. A Sondrio un 25enne nigeriano ha staccato a morsi un orecchio a un connazionale che avrebbe “guardato” sua moglie. Il tutto alla luce del sole. Che bella la civiltà.

- A chi dice “anche Meloni criticò la nomina di Paolo Gentiloni a Commissario”, sostenendo insomma che il Pd avrebbe diritto di fare altrettanto con Raffaele Fitto, bisogna spiegare due cose. Riprendiamo le dichiarazioni dell’epoca: “Da patrioti siamo felici che all’Italia sia stato assegnato, nella Commissione europea, un portafoglio importante come gli Affari Economici. Peccato che a ricoprire un incarico del genere sia stato chiamato un politico che gli italiani hanno bocciato, hanno mandato a casa e che il M5S ha fatto rientrare dalla finestra grazie al patto della poltrona con il Pd. Gentiloni è l’uomo perfetto per non cambiare nulla in Europa, difendere gli interessi della finanza speculativa e rafforzare l’egemonia franco-tedesca”. Ed è cosa ben diversa dal dire, come fa il Pd, che l’esponente di Fdi non dovrebbe avere la vicepresidenza. Perché da una parte Meloni chiedeva solo di mettere un altro esponente in quel ruolo, da questa invece il rischio è di privare l’Italia di una casella importante per banali questioni di politichetta.

- Ho colpevolmente sentito solo ora la canzone intitolata “Fleximan” e portata da un concorrente a X Factor. È senza dubbio la hit dell’anno. Spettacolo.

- Meloni alla Cop29: “Da madre, lavoro per la generazione di mia figlia”. Ti prego, Giorgia. Basta con la retorica della genitorialità. Ti prego.

- Trump nomina Musk ed è un godimento massimo. Ma ad interessare è il fatto che il compito di Elon sarà quello di “sburocratizzare” gli Usa e tagliare spesa pubblica inutile. In pratica, un Javier Milei in salsa a stelle e strisce. Al posto della motosega, un razzo di SpaceX.

- Rivoluzione nell’Esercito italiano: via libera alla settimana corta per i soldati. I militari potranno lavorare quattro giorni, invece di cinque. Chiederemo ad Hamas di non attaccare di venerdì?

- Sergio Mattarella rimprovera Elon Musk. Il presidente della Repubblica ha fatto bene? Analizziamo bene. L’imprenditore sudafricano, braccio destro di Trump fresco di nomina, ieri aveva criticato i giudici e il loro decreto sui migranti in Albania. Oggi è tornato alla carica e tra le tante critiche di ingerenza è arrivata la più inattesa: quella del Colle. “L’Italia è un grande Paese democratico e devo ribadire - ha detto Re Sergio - che sa badare a se stessa nel rispetto della sua Costituzione”. Tutto giusto, però…
Oggi Mattarella ha sostanzialmente detto a Musk, tra poco esponente del governo Usa, che “deve rispettarne la sovranità e non può attribuirsi il compito di impartirle prescrizioni”. Giusto, ma allora anche i politici italiani dovrebbero fare lo stesso. 
Ricordate quando nel 2022 la Suprema Corte Usa annullò la sentenza che legalizzava l’aborto negli Stati Uniti? Ecco. Una sentenza legittima, una scelta “sovrana” direbbe Mattarella, dunque da rispettare senza impartire “prescrizioni”. Però quel giorno i ministri dell’allora governo Draghi criticarono aspramente i giudici statunitensi, invadendo il campo ben più di quanto non abbia fatto Musk in questo caso. Speranza parlò di una decisione che “cancella mezzo secolo di battaglia per i diritti delle donne”. Espressero opinioni non richieste anche altri ministri, come Bonetti, Orlando e Patuanelli. Ed Enrico Letta, allora segretario Pd, parlò addirittura di “furore ideologico” delle toghe, con un tono quasi alla Musk. Domanda: perché ministri e politici italiani possono commentare e impartire prescrizioni ai giudici Usa, mentre mister Tesla deve tacere?

- "Sono cinque i trafficanti di esseri umani tratti in arresto dalle autorità tunisine nell'ambito di operazioni volte al contrasto dell'immigrazione irregolare", scrive su X il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi. "Sono accusati di aver favorito la partenza di migranti subsahariani, in cambio di ingenti somme di denaro, verso le coste europee”. La Tunisia non è un Paese sicuro, fateli venire da noi.

- Leggo su Repubblica, firma Stefano Cappellini: "Decide lei (Meloni, ndr) quando la Nazione va difesa e quando è accettabile che arrivi un Musk a rappresentarla come una dittatura giudiziaria. Né pare importarle che a parlare sia un signore multimiliardario che non avrebbe alcun titolo per farlo se non il suo debordante potere economico”. Nessun titolo? Scusa, Stefano: da quando è Repubblica a decidere chi ha il diritto di esprimere quale opinione? Musk ha lo stesso titolo di criticare le sentenze dei giudici italiani della signora Maria di Castelluccio di Norcia. Si chiama libertà di espressione.

- Anche Olanda e Norvegia sospendono Schengen. Ormai sono quattro gatti rimasti ad applicarlo interamente.

- Il Guardian lascia X. E chi se ne frega.

- Pero Pelù lascia X. Sai tu che dispiacere.

- Il Guardian, dicevamo, lascia X. E pare che tra i motivi ci sia “la diffusione di teorie della cospirazione di estrema destra, il razzismo e l’uso della piattaforma per influenzare le recenti elezioni presidenziali americane” a favore di Donald Trump. Sui primi due punti, non condivido ma non mi esprimo. Il terzo invece è da sganasciarsi dal ridere. Il Guardian lascia X ma resta su Facebook? Lo sa, il Guardian, che fu Biden a chiedere a Mark Zuckerberg di censurare i contenuti sul Covid sia su Fb che su Instagram? Non era forse quello un modo “per influenzare” l’opinione pubblica a livello politico? Ecco. Siamo seri dai.

Sareste stati più coerenti nel dire che lasciate X perché vi sta sul ca*** Elon Musk. Lo capiremmo meglio.

- Ah, leggo un’intervista del 2020 di George Soros: “Trump sarà un fenomeno transitorio”. S’è visto.

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