Questa mattina la Guardia di Finanza ha effettuato una serie di perquisizioni in Campidoglio e nella sede Astral, società partecipata al 100% dalla Regione Lazio, per fare degli approfondimenti su una maxi-inchiesta della Procura di Roma. Le accuse - a seconda delle posizioni - sono di associazione a delinquere, corruzione, frode in pubbliche forniture, turbata libertà degli incanti, riciclaggio e autoriciclaggio. Le attività delle Fiamme Gialle avrebbero interessato gli uffici del dipartimento Lavori Pubblici, in via Petroselli, dove sarebbero stati acquisiti atti.
Al centro dell'indagine ci sarebbe un giro di tangenti che un imprenditore avrebbe pagato ai pubblici ufficiali per "pilotare" una serie di appalti per i lavori di manutenzione delle strade. Sotto la lente di ingrandimento sarebbero finiti degli appalti per il rifacimento del manto stradale e anche fondi per il Giubileo. Tra gli indagati figurerebbero funzionari del Comune di Roma, uno di Astral e due agenti alla Polizia Stradale. La Repubblica fa il nome del presunto corruttore, Mirko Pellegrini, e parla del direttore di una banca di Frascati che avrebbe aperto 170 conti correnti a favore dei prestanome dell'imprenditore.
Le tangenti sarebbero state pagate ai funzionari sotto forma di mazzette, in soldi, cash. E si legge di "posti di lavoro offerti ai figli dei dipendenti di Comune e Astral". L'Agi riferisce che sarebbe stata rilevata "la partecipazione delle società appartenenti al 'gruppo' a numerose procedure di gara per lo più inerenti a lavori di rifacimento del manto stradale, con la conseguente aggiudicazione, che nella maggior parte dei casi hanno avuto quale controparte 'Roma Capitale' per importi di circa 100 milioni di euro".
In Campidoglio si registra incredulità. Per ora bocche cucite: nessuno vuole commentare e molti consiglieri tengono a precisare di non conoscere Pellegrini. Che avrebbe costituito un'associazione a delinquere della quale sarebbe il "dominus". Al momento si tratta solamente di accuse; l'uomo nel corso delle indagini potrà fornire la sua versione dei fatti e difendersi dalle contestazioni che sono state avanzate nei suoi confronti.
Non passa inosservato il tema delle buche, questione assai sentita dai cittadini che da anni lamentano le pessime condizioni delle strade della Capitale. E l'indagine riguarderebbe proprio il rifacimento del manto stradale di Roma, con tagli dei costi sui materiali bituminosi. "Lo strato di asfalto era molto meno alto rispetto a quanto previsto. Insomma, più sottile e suscettibile a sfaldarsi, rompersi e creare le famose buche che spesso tempestano le strade di Roma", riporta La Repubblica.
Nel frattempo Roberto Gualtieri ha disposto una verifica approfondita su tutti gli interventi realizzati dalle ditte coinvolte nell'indagine in corso: "Al momento non risultano interventi legati al Giubileo ma naturalmente la verifica è ancora in corso. Vi terremo al corrente dei successivi sviluppi, anche quelli delle nostre autonome verifiche.
Stiamo seguendo con la massima attenzione le indagini in corso, con la piena collaborazione e con un sentimento di gratitudine per il prezioso lavoro svolto a tutela della legalità e anche di indignazione per la possibilità che delle irregolarità siano state commesse", ha affermato il sindaco di Roma.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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