PIANO PIANO. Non è un campionato per velocisti, la Premier League inglese. Lo dimostra il fatto che anche questa settimana la coppia di testa raggranella un solo punto. Non granché, per le due capolista e - per inciso - le due corazzate che affronteranno Milan e Inter in Champions negli ottavi. Nella fattispecie, tra Chelsea e Manchester United, solo i Blues mettono in tasca un punticino. E per andare a raccoglierlo non devono fare neppure troppa strada: qualche fermata di Tube, giusto per arrivare a East London, al Boleyn Ground del West Ham. Nel derby, gli Irons di Gianfranco Zola partono meglio e guadagnano un calcio di rigore che l'ex livornese Diamanti realizza, spiazzando Cech. La forza d'urto del Chelsea è ben contenuta da un West Ham tendente al catenaccio e ci vuole un rigore inesistente segnalato dal guardalinee per una scivolata di Upson, per permettere al Chelsea di pareggiare. La più ardua fatica di giornata, per i ragazzi di Ancelotti, viene proprio dalla realizzazione del panalty, che Lampard deve ripetere (e segnare) tre volte, a causa dell'entrata in area di una torma di giocatori. L'assalto finale del West Ham è disordinato e infruttuoso: i Blues salgono a quota 41 staccando lo United di 4 lunghezze e gli Hammers rimangono penultimi a soli 15 punti, in piena zona retrocessione.
FERGUSON ALL'INFERNO. Dal nome pittoresco e agreste - Craven Cottage - la «casa» del Fulham non evoca immagini demoniache. Eppure, sulla sponda del Tamigi il Manchester United va incontro a un vero e proprio supplizio. Murphy, Zamora e l'ex Chelsea Damien Duff asfaltano con un 3-0 senza ricorsi i Red Devils di Sir Alex Ferguson, che in questa stagione non riescono a trovare la continuità. Basti pensare alle ultime partite: vittoria esterna per 4-0 sul West Ham e sconfitta interna con l'Aston Villa; vittoria all'Old Trafford contro il Wolverhampton e ko con lo stesso risultato (3-0) a Fulham. Stessa cosa nelle coppe: United piegato in casa dal Cska Mosca e poi vincitore a Wolfsburg con tripletta di Owen. Insomma, lampi di qualità e fisiologiche flessioni, dovute soprattutto al fatto che in alcuni uomini cardine della squadra (Scholes, Giggs, Rio Ferdinand) le condizioni fisiche e l'età cominciano a farsi sentire. Di certo 4 punti sono recuperabili, a patto che il Manchester ritrovi la compattezza mancata negli ultimi tempi.
BELLE E SORPRENDENTI. Della caduta del Man Utd approfittano tutte le inseguitrici. In primis l'Arsenal, che batte 3-0 l'Hull City e si porta a sole due lunghezze dai Red Devils, ma con la possibilità di sorpasso (i Gunners devono recuperare una partita). Merito dei gol di Denilson, Eduardo e Diaby, ma anche di Wenger che continua a stupire nonostante ogni anno gli emiri gli vendano un pezzo pregiato della squadra (da Pires ad Adebayor, passando per Flamini). Ma l'Arsenal ha comunque abituato bene i suoi tifosi e vederlo lottare per la seconda posizione non stupisce. Sono invece le migliori sorprese del campionato Aston Villa e Tottenham. I Villans, che a Birmingham battono 1-0 lo Stoke City con la rete dell'ex romanista Carew, viaggiano al quarto posto, a braccetto con l'Arsenal. Gli Spurs seguono a due punti, grazie alla doppietta di Crouch con cui i londinesi sbancano l'Ewood Park di Blackburn.
LIVERPOOL SENZA LUCE. Sembra invece senza fine la crisi del Liverpool, affondato nelle acque limacciose di Portsmouth. A Fratton Park i Reds (privi ancora di Aquilani) cadono per 2-0 contro gli ultimi in classifica e pagano l'espulsione di Mascherano e un atteggiamento senza nerbo. «Il nuovo nadir di una stagione disperata», commentano i media inglesi dopo questo ko che vale per la squadra di Benitez il crollo all'ottavo posto in classifica. Peggio addirittura del Manchester City, che in casa dà vita a un pirotecnico 4-3 con il Sunderland. Ordinaria amministrazione le reti di Bellamy e Tevez, così come le disarmanti amnesie difensive che costano ai Citizens tre gol. Decisamente straordinarie, invece, le prime due realizzazioni di Roque Santa Cruz con la maglia blue: la doppietta dell'attaccante paraguaiano ex Bayern Monaco ed ex Blackburn, però,non ha salvato la panchina di Mark Hughes.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.