Choc a Palermo, neonato in ospedale per overdose di cocaina

Un bimbo di un anno e mezzo è in prognosi riservata. E' arrivato all'ospedale con lividi e segni di bruciature ed è risultato positivo alla cocaina. Fermata la madre, tossicodipendente, per maltrattamenti aggravati

Choc a Palermo,  neonato in ospedale per overdose di cocaina

Palermo - Un bambino di un anno e mezzo è stato ricoverato nel reparto di rianimazione, in prognosi riservata, all’ospedale Di Cristina del capoluogo siciliano. A portarlo al Pronto soccorso sono stati la madre e il convivente. Il piccolo aveva lividi in tutto il corpo e segni di bruciature. Dopo essere stato sottoposto a una serie di analisi è risultato positivo alla cocaina.

Il pm, dopo aver interrogato la coppia, ha disposto il fermo della donna, 25 anni, per maltrattamenti aggravati. I due sono anche indagati per cessione di cocaina. Gli inquirenti ora stanno cercando di capire se il piccolo abbia assunto accidentalmente lo stupefacente lasciato incustodito dalla coppia, o se la somministrazione sia stata volontaria.

I due genitori, lei disoccupata, lui impiegato al mercato ortofrutticolo, sono entrambi tossicodipendenti e hanno dichiarato agli investigatori che il bimbo è stato allattato fino al

quarto mese, quindi la cocaina l’avrebbe ingerita. Per quanto riguarda le lesioni e le bruciature, avrebbero sostenuto che sarebbe stato picchiato da uno dei fratellini e che le bruciature se le sarebbe procurate da solo.

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