Addio al fondatore dell'Istituto Lumière, Bernard Chardère

Morto all'età di 93 anni una delle figure più leggendarie della storia del cinema francese, Bernard Chardère, fondadore dell'Institut Lumière

Addio al fondatore dell'Istituto Lumière, Bernard Chardère
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È scomparsa una delle figure più leggendarie della storia del cinema francese, Bernard Chardère, fondatore dell'Institut Lumière. Morto nella notte tra il 24 e il 25 agosto nella sua casa di Lione, aveva 93 anni. Nella sua lunga vita era stato un cinefilo, critico, regista e scrittore. A dare l'annincio lo stesso Istituto Lumière, con un comunicato inviato a tutti i quotidiani francesi: “Si è spento serenamente nella notte tra il 24 e il 25 agosto, nell’appartamento che occupava a Lione, nel quartiere di Ainay".

Il cinema nel suo dna

Nato nel 1930, ad Ain, nel maggio 1952, all'epoca appena ventiduenne studente universitario, insieme a un'équipe che comprendeva Guy Jacob, Jean-Paul Marquet e altri cinefili, fondò a Lione la rivista Positif, che ancora oggi è un riferimento nel mondo del cinema. Tra i collaboratori esterni della fase iniziale della rivista vi furono il teorico Henri Agel, lo storico Georges Sadoul, Gilles Jacob, Jacques Demeure, Pierre Kast.

La sua dichiarazione d'intenti

Il primo numero della rivista uscì in un periodo in cui la Francia brulicava di nuovi periodici specializzati, come Cahiers du cinéma, Séquences, Raccords, L'âge du cinéma e aprì con un vasto quanto ambizioso proclama, che rivendicava il carattere di arte del cinema e sottolineava l'impegno a realizzare una rivista rivolta ai giovani, ben radicata nell'attualità e dotata di uno sguardo retrospettivo.

Il salvataggio dell'Istituto

Nel 1978, affascinato dal mondo del cinema, diventò direttore della Fondazione Nazionale della Fotografia e qualche anno dopo insieme a Bertrand Taverniern, partecipò al salvataggio delle fabriche Lumière, diventando direttore artistico dell'Istituto, dove nel 1985 venne girato il primo film della storia del cinema. Anni dopo, nel 1998 durante l'inaugurazione della sala Louis Lumière, ricordò la lotta per salvare il sito in estremis dalla vendita dovuta alla crisi immobiliare.

Thierry Frémaux, attuale direttore dell'Istituto Lumière che ha iniziato la sua carriera proprio con lui come assistente, ammette di aver “imparato molto da Bernard. Era un personaggio, uno di quelli il cui coinvolgimento diventa un esempio. All'inizio l’Istituto Lumière non fu facile da portare avanti, ma la sua testardaggine, le sue esigenze, il suo comportamento eccentrico gli hanno permesso di farlo".

Scrittore e produttore

Vista la sua grande passione, Bernard fu autore e produttore di cortometraggi, e anche uno scrittore molto prolifico.

Tra i suoi libri tradotti in italiano I Lumière - L'invenzione del cinema. In suo onore, il Festival Lumière ha creato qualche anno fa un Premio Bernard Chardère, da assegnare al miglior critico cinematografico.

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