Se è vero l'assunto di base che nel mondo dello spionaggio tutto può rivelarsi il contrario di tutto, i rumors riguardanti la regia del cineasta Christopher Nolan nel nuovo capitolo cinematografico di 007 ci concedono almeno licenza di ben sperare dopo le lunghe e tediose diatribe del politicamente corretto che hanno associato per mesi la saga di James Bond al progressismo, alla censura, all'ipotesi che fosse sostituito da una donna, guidasse un'automobile elettrica, o addirittura smettesse di fumare e ammaliare il gentilsesso. Cessando d'essere definitivamente l'agente segreto uscito dalla penna di Ian Fleming.
A contraddire tutte queste informazioni sono stati sufficienti un nome da mettere sulla prossima sedia da regista e una data d'ambientazione. Nolan e gli anni '50; il vero periodo storico in cui Fleming, funambolo dello spionaggio di guerra, aveva in vero ambientato i suoi romanzi di spionaggio d'ispirazione Ambleriana.
Secondo quanto riportato dai tabloid britannici sarebbe infatti in atto una trattativa tra il regista britannico reduce dal successo di Oppenheimer e la produttrice americana Barbara Broccoli. Nolan, che ha diretto con maestria l'indimenticabile trilogia di Batman potrebbe mettersi dietro l'obiettivo della cinepresa per una nuova trilogia di 007 che potrebbe riportare la spia britannica ai vecchi fasti degli adattamenti cinematografici che hanno fatto la fortuna della famiglia Broccoli. A frenare la trattativa ci sarebbe solo una richiesta fondamentale per il regista e per una buona fetta di appassionati dell'agente doppio zero: adattare i romanzi di Ian Fleming alla loro ambientazione d'epoca, nel pieno nascere della Guerra Fredda.
Un nuovo capitolo della saga
"Per molti fan di James Bond", riporta correttamente l'Express, "l'idea che Christopher Nolan possa dirigere James Bond sarebbe un sogno diventato realtà". Grande appassionato dell'agente 007, indubbio e fanatico maestro dalla contestualizzazione storica (come ci ha mostrato nella pellicola Dunkirk) Nolan non ha mai tenuto nascosto di aver piacere a dirigere un nuovo riadattamento cinematografico della saga dedicata a Bond.
Nolan è alla ricerca di un nuovo progetto dopo aver centrato l'obiettivo con il suo film su Oppenheimer, e "si dà il caso che Eon Productions sia nel bel mezzo di un nuovo inizio" dopo l'ultimo capitolo di No Time to Die e l'arrivederci di Daniel Craig, interprete dell'agente 007 dal 2008 (Casino Royale, Quantum of Solace, Skyfall e Spectre).
Fonti di World of Reel's 007 avevano già precedentemente riferito come produttrice Barbara Broccoli fosse in trattativa con Nolan "per dirigere il prossimo capitolo", ma è ben noto agli appassionati della saga come la pirotecnica produzione statunitense e i vecchi romanzi di Ian Fleming siano in contrapposizione, e quanto un certo anacronismo desiderato dal regista - che pure fa il pieno al botteghino - sia in antitesi con le attuali politiche commerciali di Hollywood e dintorni.
Sempre la stessa fonte riferisce che Eon Productions e Amazon avrebbero così "tutte le uova nello stesso paniere", ma dal momento che Nolan è "uno dei pochi registi che realizza blockbuster di successo commerciale e di critica" solo mettendo il suo nome in locandina, forse si può davvero sperare in una pellicola di James Bond che ricalchi fedelmente le immagini impresse nella memoria e nei romanzi di Fleming
rintanato nella sua villa giamaicana, Goldeneye; quando ripensava ai giorni di guerra trascorsi a ideare beffardi stratagemmi per ingannare il nemico, mentre era al servizio informazioni della Marina di sua maestà.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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