Trappola in alto mare, ecco perché Steven Seagal è stato costretto a tagliarsi i capelli

Ci sono ruoli per cui alcuni attori sarebbero pronti a tutto pur di interpretarli. È il caso di Steven Seagal che, per Trappola in alto mare, ha rinunciato al suo iconico codino

Trappola in alto mare, ecco perché Steven Seagal è stato costretto a tagliarsi i capelli
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Diretto da Andrew Davis e uscito in sala nel 1992, Trappola in alto mare è il film che va in onda questa sera alle 21.30 su TV8. La pellicola ottenne anche un buon successo, come dimostrano le candidature agli Oscar dell'anno successivo, per le categorie Miglior Suono e Migliori Effetti Sonori.

Trappola in alto mare, la trama

Casey Ryback (Steven Seagal) è un soldato della USS Missouri che non riesce ad andare d'accordo con il comandante Krill (Gary Busey), che ritiene troppo arrogante e dittatoriale. Durante la festa di congedo dalla nave i due hanno un nuovo alterco alquanto violento che spinge Krill a chiudere il suo sottoposto nella cella frigorifera per insegnargli qual è il suo posto. Mentre è in questa prigione improvvisata, la festa diventa una gioca al massacro. Krill, infatti, è il complice di una banda armata che ha fatto salire a bordo facendoli passare per un complesso musicale. I sicari, che sono capitanati da William Strannix (Tommy Lee Jones), uccidono i membri dell'equipaggio e ben presto Rayback - che nel frattempo riesce a scappare dalla cella frigorifera - diventa l'unica speranza per il Missouri di poter tornare a casa senza che scoppi una guerra di missili.

La decisione di Steven Seagal

Trappola in alto mare rappresenta la seconda collaborazione tra il regista Andrew Davis e la star Steven Seagal. I due, infatti, avevano già condiviso il set nel 1988 - quattro anni prima di Trappola in fondo al mare, Under Siege in lingua originale - per il film Nico. Per Seagal si trattava di un ruolo importante perché, di fatto, Nico segnava il suo debutto come attore e apriva le porte alla sua carriera, rendendolo di fatto un personaggio entrato quasi di prepotenza nell'immaginario collettivo. Proprio perché Davis era stato, in qualche modo, fautore del suo successo e dell'inizio della sua carriera, non è difficile immaginare che Steven Seagal fosse pronto più o meno a tutto per tornare a lavorare con Davis, realizzando una pellicola d'azione che potesse avere anche qualche ambizione artistica. In effetti, nel realizzare Trappola in fondo al mare, Davis cercò di inseguire un grado sempre maggiore di verosimiglianza. Secondo il sito dell'Internet Movie Data Base lo fece anche per realizzare la USS Missouri che si vede nel film. La nave, che in realtà si chiamava USS Alabama, per necessità narrative avrebbe dovuto trovarsi nel bel mezzo dell'oceano, invece era ferma a Mobile Bay, in Alabama. Per rendere meno evidente questa posizione, la produzione costruì una chiatta di circa cento metri e sovrastrata da una struttura alta sessanta metri, a cui venne posta una sorta di "panno oscurante" che veniva spostato per nascondere gli edifici della baia o per rispondere meglio alla luce del giorno durante le riprese. Questo esempio serve a sottolineare quanto si fosse attenti a ogni dettaglio che avrebbe potuto apparire fuori luogo o fuori contesto durante il film. Ed è proprio questa ricerca quasi maniacale del controllo la causa che si nasconde dietro il taglio di capelli di Steven Seagal. Come si legge, ad esempio, anche su Coming Soon, Seagal interpretava un soldato membro della marina militare statunitense. Un'istituzione che, nelle sue regole, non accetta capelli lunghi tra i suoi marinai.

Per questo motivo Steven Seagal fu costretto a tagliarsi il codino che, in pochi anni, era già diventato iconico e con il quale spesso si mostra ancora oggi, a distanza di trent'anni. Era necessario che Steven Seagal risultasse credibile come membro della Marina e e per questo la sua coda venne tranciata di netto, dandogli un aspetto più pulito e, appunto, più militare.

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