L'hashtag #Barbenheimer, condiviso dai profili social della Warner Bros, non è per niente piaciuto in Giappone. Anzi, la succursale nipponica ha condannato duramente l'omologa americana, la cui iniziativa in rete è stata definita "estremamente deplorevole" perché ha accostato temi estremamente diversi per drammaticità e peso storico. La crasi letteraria tra Barbie e Oppenheimer ha fatto soprattutto il successo di Twitter, ma in Asia hanno reagito in maniera molto netta. "Consideriamo estremamente deplorevole che l'account ufficiale dell'ufficio americano per Barbie abbia reagito ai post sui social media dei fan di Barbenheimer. Prendiamo la situazione molto sul serio. Chiediamo all'ufficio americano di provvedere. Ci scusiamo con quelli che si sono sentiti offesi da questa serie di reazioni sconsiderate", è la nota ufficiale.
E dire che nel resto del mondo, al contrario, il trend social che aveva contribuito a decretare il successo commerciale del film di Barbie di Greta Gerwig e di Oppenheimer di Christopher Nolan (usciti entrambi il 21 luglio in America) era stato salutato sia con divertimento sia con interesse. Tuttavia le proteste giapponesi non potevano essere trascurate. La Warner Bros Japan ha attaccato e, subito dopo, sono arrivate le scuse rivolte da parte della controparte a stelle e strisce: "La Warner Bros si pente del suo recente insensibile engagement sui social media. Lo studio offre le sue sincere scuse". Vista e considerata poi la crescente popolarità in Giappone dell'hashtag #NoBarbenheimer, il tweet incriminato è stato infine rimosso.
Negli scorsi giorni alla promozione cinematografica "bipolare" (dal punto di vista degli argomenti trattati) era seguita una selva di meme, gif e video particolarmente ficcanti. Inoltre, tutto questo sommovimento social nato in maniera autonoma, senza l'intervento (per lo meno iniziale) dei reparti marketing di due multinazionali come la Warner Bros e la Universal ha poi finito per influenzare veramente il trionfo al botteghino dei due lungometraggi. Le due multinazionali americane sarebbero state, perlomeno inizialmente, anche scosse dall'accostamento.
Ancora di più lo è stato, come detto, il Giappone, tenendo soprattutto conto che si tratta del Paese che, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, subì i lanci delle bombe atomiche battezzata Little Boy e Fat Man rispettivamente su Hiroshima e Nagasaki, generando tra le 150mila e le 220mila vittime.
Barbie uscirà in Giappone l'11 agosto, mentre al momento Oppenheimer della Universal non ha una data d'uscita in quella nazione. E forse non è un caso: dopo 78 anni da quei drammatici eventi la memoria è ancora troppo calda e ci sono ferite che nemmeno il tempo può rimarginare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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