Dieci stranieri perquisiti perché «colpevoli» di essersi trovati per caso a passare lungo lo stesso percorso di George Bush e lambasciatrice dellEcuador Gioconda Galàn Castelo «ostaggio» delle misure di sicurezza innalzate attorno al presidente. La visita a Roma del numero uno degli Usa ha messo in ginocchio la capitale, esasperando i romani e rischiando anche di provocare un serio incidente diplomatico.
Ieri mattina, infatti, le forze dellordine che hanno blindato i Parioli e le strade adiacenti Villa Taverna, dove risiede Bush durante il soggiorno romano, hanno impedito con modi piuttosto bruschi laccesso allambasciata del diplomatico latinoamericano, che ha già annunciato una denuncia contro la Farnesina. Nulla hanno potuto fare, invece, migliaia di persone imprigionate nel traffico e beffate dalle chiusure disposte per consentire il transito del corteo americano.
Il primo spostamento del serpentone di auto, che precede e segue le due limousine su cui viaggiava il presidente e il suo entourage, è iniziato alle 10 e ha causato la chiusura «a soffietto» delle strade dai Parioli a Villa Aurelia, dove si trova lAmerican Academy. I cittadini esasperati si sono sfogati lanciando insulti e fischi allindirizzo dellillustre ospite. Lo stesso hanno fatto quanti si trovavano per caso nel tragitto scelto tra i sei papabili e deciso allultimo momento dalle forze dellordine italiane e dagli 007 americani per garantire lincolumità di Bush. Ingorghi e blocchi si sono verificati sul Muro Torto, sul lungotevere delle Navi, sul lungotevere Flaminio e in via Leone XIII. Leffetto «domino» poco dopo ha provocato risentimenti anche a Prati, da via delle Milizie a piazzale degli Eroi e da piazzale Pio XI fino a Porta San Pancrazio.
Non è andata meglio agli automobilisti che volevano transitare per Monteverde e sono rimasti inglobati nella ragnatela di auto. Stesso discorso quando la carovana presidenziale si è spostata per raggiungere il Quirinale: via delle Mura Aureliane, via delle Fornaci e via dei Quattro Venti sono state interdette alla circolazione e i romani sono impazziti per cercare strade alternative. Particolari difficoltà anche sul Gianicolo, dove doveva essere comunque garantito laccesso allospedale pediatrico Bambin Gesù.
La pioggia, poi, non ha facilito il lavoro della municipale. Serpentoni di auto, mezzi pubblici deviati, semafori in tilt e maxi-ingorghi sono stati una costante per tutta la giornata. Non a caso il passaggio della limousine di Bush è stato annunciato, non soltanto dal rumore dellelicottero della polizia che lo sorvolava, ma soprattutto dal suono dei clacson dei cittadini esasperati. Rabbia anche in centro storico, dove i residenti hanno visto scomparire allimprovviso i cassonetti, antiestetici ma soprattutto «pericolosi» in caso di scontri e allarme attentati: resteranno a Villa Borghese fino a quando Bush non avrà lasciato la città.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.