Il mese di maggio non sarà ricco di scadenze del fisco ma darà il via alla stagione della dichiarazione dei redditi dopo la pubblicazione ai fini di visualizzazione, della dichiarazione 730 precompilata.
La prima data da segnarsi in rosso sarà, quindi, quella del 2 maggio, giorno in cui i contribuenti potranno visualizzare sulla propria pagina riservata del sito dell’Agenzia delle entrate, il proprio 730 precompilato che, invece, potrà essere modificato e inviato solo dalle settimane successive.
Ma vediamo tutte le date.
Dal 2 al 16 maggio
Come scritto sopra, il primo giovedì del mese sarà la giornata che darà il via ufficiale alla stagione della dichiarazione dei redditi.
Nella stessa data, però, è previsto il versamento dell’imposta di registro per i contratti locazione e affitto stipulati, con il regime della cedolare secca, a partire dal primo aprile scorso o rinnovati tacitamente lo stesso giorno.
Entro il 10 di maggio, invece, dovrà essere effettuato da parte dei datori di lavoratori domestici il versamento dei contributi previdenziali dei lavoratori domestici relativi al primo trimestre gennaio-marzo 2024.
Superato metà mese del fisco, invece, i titolari di partita Iva saranno tenuti al versamento dell’Iva mensile a cui, a maggio, si aggiunge anche il versamento dell’Iva trimestrale relativa alle operazioni terminate nel primo trimestre dell’anno.
Da metà mese al 31 maggio
Entro il 20 maggio le imprese elettriche saranno tenute a comunicare all’Agenzia delle Entrate i dettagli sul canone Rai addebitato, accreditato riscosso e riversato nel mese precedente in bolletta del consumatore.
L’ultimo giorno del mese ci sono diversi adempimenti del fisco che differenti contribuenti saranno chiamati ad assolvere come, ad esempio, il pagamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche o la presentazione da parte degli eredi della dichiarazione dei redditi per i contribuenti deceduti tra lo scorso 1 agosto e il 30 novembre 2023; la presentazione dovrà essere effettuate in modalità telematica e si dovrà compilare la sezione dedicata a destinare l’otto, il cinque e il 2 per mille dell’Irpef.
Certamente, quello che interessa di più è il pagamento della rata della Rottamazione quater di cui abbiamo parlato in un precedente articolo de IlGiornale.It; questa data vale egualmente per coloro i quali lo scorso 15 marzo, pagando delle rate
non versate previste nel piano di rateizzazione delle cartelle esattoriali, sono rientrati nei benefici previsti dalla misura di pace fiscale.Anche per questa scadenza sono previsti i canonici cinque giorni di tolleranza.
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