Mentre gli istituti si organizzano per la partenza del nuovo anno scolastico, cercando di far fronte alla carenza di insegnanti per completare il proprio organico, ci sono alcuni aspetti che riguardano la figura e la carriera del docente che meritano di essere approfonditi, come la differenza tra passaggio di cattedra e passaggio di ruolo. Anche per fornire qualche informazione in più a quanti stiano valutando l’insegnamento fra le varie opportunità di sviluppo professionale.
Due diverse forme di mobilità
Il passaggio di cattedra e il passaggio di ruolo sono due percorsi di mobilità per i docenti italiani che desiderano cambiare la propria attività didattica. Il primo permette di insegnare una nuova materia nello stesso grado di istruzione, il secondo consente di cambiare sia la disciplina che il grado scolastico, passando ad esempio dalla scuola primaria a quella secondaria. Entrambe le opzioni richiedono specifiche abilitazioni e seguono una procedura di mobilità annuale, offrendo ai docenti la possibilità di diversificare e arricchire la propria carriera professionale. Vediamoli più nel dettaglio.
Passaggio di cattedra
Il passaggio di cattedra si verifica quando un docente già di ruolo (cioè con un contratto a tempo indeterminato) chiede di passare a insegnare una materia diversa, ma all'interno dello stesso grado di istruzione (infanzia, primaria, secondaria di primo grado, secondaria di secondo grado). A titolo esemplificativo, un insegnante di italiano nella scuola secondaria di primo grado (medie) potrebbe chiedere il passaggio di cattedra per insegnare storia nello stesso ordine di scuola, purché abbia i titoli e le abilitazioni necessarie per insegnare la nuova materia.
Requisiti: il docente deve essere in possesso dell'abilitazione per la nuova classe di concorso. Ciò vuol dire che un insegnante che vuole passare dall'insegnamento di italiano a quello di storia nella scuola secondaria di primo grado deve avere l'abilitazione per insegnare storia.
Procedura: la richiesta di passaggio di cattedra avviene tramite la partecipazione al piano di mobilità annuale gestito dal Ministero dell'Istruzione, che regola il trasferimento dei docenti. L’insegnante presenta domanda attraverso un'apposita procedura telematica, indicando la classe di concorso a cui desidera accedere. Le domande vengono poi esaminate in base a una serie di criteri che includono, tra gli altri, l'anzianità di servizio e i titoli posseduti.
Assegnazione: l'assegnazione avviene in base alla disponibilità dei posti nella nuova classe di concorso richiesta. Se il numero di richieste supera i posti disponibili, si seguono le graduatorie stilate secondo i criteri previsti.
In sostanza, cambia la materia d'insegnamento, non il tipo di contratto o il livello di scuola in cui si insegna. Il docente deve comunque affrontare un periodo di adattamento e di aggiornamento, soprattutto se la nuova disciplina è molto diversa da quella precedentemente insegnata.
Passaggio di ruolo
Il passaggio di ruolo è un'operazione più sostanziale e si verifica quando un docente chiede di cambiare il grado di istruzione in cui lavora. Un insegnante della scuola primaria potrebbe quindi chiedere di passare alla scuola secondaria di primo grado (medie), o un insegnante delle medie potrebbe chiedere di passare alla scuola secondaria di secondo grado (superiori). Anche in questo caso, il docente deve possedere titoli e abilitazioni necessarie per accedere al nuovo grado di istruzione. Si tratta di un cambiamento che riguarda il tipo di scuola e, potenzialmente, l'approccio didattico.
Requisiti: anche per il passaggio di ruolo il docente deve possedere l'abilitazione necessaria per insegnare nel nuovo grado di istruzione. Un insegnante della scuola primaria che desideri passare a quella secondaria di primo grado dovrà quindi possedere l'abilitazione specifica per insegnare nelle scuole medie.
Procedura: simile al passaggio di cattedra, il passaggio di ruolo è regolato dal piano di mobilità annuale. Il docente interessato presenta domanda per il grado di istruzione e la classe di concorso a cui intende passare. Anche qui, l’assegnazione avverrà in base alla disponibilità dei posti e alla graduatoria.
Differenze fra gradi di istruzione
Anche il passaggio ad un grado di istruzione diverso, comporta alcune variazioni sostanziali per l’attività dell’insegnante. Ecco in cosa consistono.
Da infanzia a primaria: il docente passa dall'insegnamento ai bambini più piccoli all'insegnamento nei primi anni della scuola dell'obbligo, con un cambiamento significativo nei programmi e nelle metodologie.
Da primaria a secondaria di primo grado: il passaggio comporta un cambiamento notevole nel tipo di insegnamento, poiché si passa dall’insegnamento generalista a un insegnamento più specialistico.
Da secondaria di primo grado a secondaria di secondo grado: l'insegnamento diventa ancora più specialistico e spesso implica un cambiamento anche nel tipo di studenti, con differenze notevoli nell’approccio pedagogico e disciplinare.
Cambiando il grado di istruzione, dunque, il docente potrebbe trovarsi a dover aggiornare le proprie competenze didattiche e pedagogiche in modo più significativo rispetto al passaggio di cattedra, dato che l’approccio all’insegnamento e i contenuti possono variare notevolmente da un grado all’altro.
Considerazioni generali
Entrambi i passaggi offrono ai docenti l'opportunità di variare la propria carriera senza dover ricominciare da capo. Tuttavia, mentre il passaggio di cattedra è spesso visto come un cambiamento minore, il passaggio di ruolo rappresenta una vera e propria svolta professionale. Per alcuni docenti, il passaggio di ruolo può rappresentare un'opportunità di crescita professionale, specialmente se si passa a insegnare in gradi di istruzione superiori, che possono comportare responsabilità diverse e, in alcuni casi, la possibilità di accedere a ruoli di coordinamento o dirigenziali.
Guardando alle tempistiche, entrambe le procedure si svolgono annualmente, con tempi e modalità che variano a seconda delle indicazioni del Ministero dell'Istruzione. È fondamentale che i docenti interessati seguano attentamente le indicazioni relative a modalità e scadenze per la presentazione delle domande, che solitamente si svolgono in primavera. Bisogna inoltre tenere conto che, per partecipare alla mobilità professionale, i docenti devono aver superato, al momento della presentazione della domanda, l’anno di prova nel ruolo di appartenenza.
Importante anche considerare che, nel caso in cui si presentino domande di trasferimento, di passaggio di cattedra o di passaggio di ruolo, l'ottenimento del passaggio di ruolo annulla la validità delle richieste di trasferimento
e/o di passaggio di cattedra, così come di eventuali trasferimenti o passaggi di cattedra già disposti. Una volta ottenuto il passaggio di ruolo, infine, è comunque necessario ripetere l'anno di formazione e prova.
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