Superbonus, come funziona lo "spalmacrediti": tutte le istruzioni

In 10 anni senza cessione crediti e sconti in fattura. L’opzione di rateizzazione andrà esercitata nella dichiarazione 2024 riferita all’anno d’imposta 2023. Le prime istruzioni dall’Agenzia delle Entrate

Superbonus, come funziona lo "spalmacrediti": tutte le istruzioni
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Il superbonus si prolunga nel tempo e permette a più contribuenti di utilizzarlo direttamente nella dichiarazione dei redditi. Nel caso in cui non si riesca a mettere in atto la cessione del credito, sarà valido anche per i lavori pagati nel 2022. L’Agenzia delle Entrate fornisce le prime informazioni dedicate alla norma.

Il perché dello spalmacrediti

L’obiettivo è quello di consentire ai contribuenti di usare efficacemente le detrazioni relative allo scorso anno nella dichiarazione. La spesa media riferita al bonus 110% è stata di 113.845 euro per le unifamiliari, mentre ammonta a 96.877 euro l’impiego di denaro per le unità indipendenti. In sintesi, le detrazioni richiedono tra i 10 mila e i 50 mila euro all’anno, cifre ingestibili per la maggior parte degli italiani. L’utilizzo richiede infatti dai 40mila euro di reddito e almeno 70mila euro nel caso delle altre unità. In questo frangente, quindi, avanza la legge di conversione del decreto Cessioni.

Si legge in una nota dell’Agenzia delle Entrate: “La detrazione superbonus relativa alle spese per gli interventi di efficienza energetica, sismabonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici, sostenute dal primo gennaio al 31 dicembre 2022, può essere ripartita in dieci quote annuali a partire dal periodo d’imposta 2023 su opzione del contribuente.”

Le tempistiche

Lo spalmacrediti viene allungato in dieci rate. La condizione necessaria per ottenerlo è che le quote annuali non siano indicate nella dichiarazione. Per quanto riguarda l’anno 2023 è prevista solo la suddivisione in quattro quote annuali e non vengono considerate altre ipotesi.

Come accedere?

L’opzione delle dieci rate dovrà essere richiesta nella dichiarazione dei redditi del 2024 ma riferita all’anno d’imposta 2023.

Fattore molto importante, dopo che sarà stata comunicata la scelta delle rate, non sarà possibile modificare in corso d’opera l’opzione. Per esempio, non sarà consentito passare alla cessione del credito in singole rate e quindi bisognerà proseguire con le dieci quote all’anno.

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