La truffa del codice a 6 cifre: come funziona e come evitarla

L'inganno gioca sulla buona fede e sul desiderio di aiutare, facendo leva sulla relazione di fiducia che esiste tra le persone più vicine

La truffa del codice a 6 cifre: come funziona e come evitarla
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La truffa del codice a sei cifre è una frode sempre più diffusa che sfrutta la fiducia delle persone, in particolare quella tra familiari. Il meccanismo è semplice ma efficace: il truffatore invia un messaggio che sembra provenire da un parente o un amico, dicendo qualcosa come “Ti ho inviato un codice per errore, puoi rimandarmelo?”. In realtà, quel codice viene utilizzato per compiere operazioni fraudolente, come accedere ai conti bancari online, attivare pagamenti o entrare in account protetti. La truffa gioca sulla buona fede e sul desiderio di aiutare, facendo leva sulla relazione di fiducia che esiste tra le persone più vicine. Conoscere come funziona e come difendersi è fondamentale per evitare di cadere in questo inganno. Ecco tutto ciò che c’è da sapere.

La truffa

Come anticipato, la vittima riceve un messaggio che recita: "Ti ho inviato un codice per errore, puoi rimandarmelo?". Segue un codice numerico di sei cifre, che, credendo si tratti di un semplice errore, la persona invia senza sospetti. In realtà, quel codice serve al truffatore per compiere operazioni fraudolente, come accedere ai conti bancari online, attivare pagamenti o entrare in account protetti. La truffa gioca sulla fiducia e sul desiderio di aiutare, sfruttando la relazione di affetto e confidenza tra familiari. Ecco tutto ciò che c'è da sapere.

Cosa non fare

È importante che il destinatario del messaggio diventi immediatamente sospettoso. Infatti, il mittente appare come uno dei contatti presenti in rubrica, un trucco semplice ma efficace per non destare alcun sospetto. Sembra ovvio, ma è fondamentale specificare che, per inviare questo messaggio, il truffatore deve essere in possesso del numero telefonico della vittima, che può aver ottenuto tramite un furto di dati o da fonti pubbliche online. A questo punto, il criminale prova ad autenticarsi su WhatsApp utilizzando il numero della persona presa di mira, la quale riceve il codice a sei cifre di cui si parlava. La notifica di WhatsApp è chiara e avverte di "non condividerlo con nessuno". Se il codice viene condiviso con il truffatore, questi può prendere il controllo dell'account WhatsApp, estromettendo la vittima e accedendo a chat, foto e video condivisi con i suoi contatti.

Come difendersi

Per difendersi da questa truffa, è fondamentale prestare attenzione a qualsiasi richiesta di condivisione di codici ricevuti via messaggio, soprattutto se provengono da numeri sconosciuti o anche da contatti conosciuti ma inusuali. Se si riceve una comunicazione che chiede di inviare un codice, è importante non rispondere immediatamente, ma verificare direttamente con la persona che apparentemente ha inviato il messaggio, magari chiamandola o scrivendole su un altro canale di comunicazione, per confermare che la richiesta sia legittima.

Inoltre, è utile attivare l'autenticazione a due fattori su WhatsApp e su altri account sensibili, per aumentare la sicurezza. In caso di sospetto, è sempre meglio contattare il proprio operatore telefonico o il servizio di assistenza di WhatsApp per ottenere supporto e prevenire danni maggiori.

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