Uova e colombe, lievitano i prezzi sulla Pasqua

L'aumento dei costi delle materie prime ha influito negativamente anche su uova di Pasqua e colombe: ecco le differenze con il 2022 e la stangata per le tasche degli italiani

Uova e colombe, lievitano i prezzi sulla Pasqua

Il caro-prezzi non poteva mancare anche sui simboli per eccellenza della Pasqua che vengono consumati da milioni di italiani: l'uovo e le colombe. La denuncia arriva dalle associazioni di categoria che mettono nero su bianco la stangata sul carrello della spesa con aumenti addirittura maggiori del 70% rispetto all'anno scorso.

Quanto si spende adesso

A essere lievitata è soprattutto la cifra da spendere per le colombe con una media del +31,8% rispetto alla Pasqua 2022 "ma con punte del +73,6% in alcuni supermercati per quella classica. Per le colombe farcite (limone, cioccolato, pistacchio, ecc.) gli aumenti variano da un minimo del 20,7% a un massimo del 60,8%", ha comunicato il Codacons. Non va meglio nemmeno per l'uovo di Pasqua i cui prodotti aumentano mediamente del +15,4% rispetto lo scorso anno con punte del +44% su alcune linee dedicate ai più piccoli e alle sorprese dei personaggi dei cartoni animati. Un uovo da 150 grammi che fa parte di questa categoria passa da 8,99 e 9,99 euro (+11,1%) mentre quelle da 365 grammi sono passate da 10,49 euro del 2022 a 14,90 euro di adesso (+42%).

Stangata da 100 milioni

Questi rincari "rischiano di determinare una stangata per i consumatori che sfiora i 100 milioni di euro", ha denunciato il Codacons. Dal momento che per 7 famiglie su 10 i due prodotti fanno parte delle tradizione e diventano irrinunciabili, la produzione industriale in Italia supera 31mila tonnellate soltanto per le uova con ricavi di 275 miolioni di euro mentre le colombre fatturano circa 160 milioni. "A parità di consumi, quindi, i rincari delle uova di Pasqua determinerebbero nel 2023 una maggiore spesa per le famiglie da +42,3 milioni di euro rispetto allo scorso anno, +51 milioni di euro circa la spesa per le colombe, per un totale di +93,3 milioni di euro", afferma l'associazione.

Il perché dei rincari

Nonostante l'inflazione tenda a diminuire, viviamo ancora l'onda lunga del caro-energia dello scorso anno che ha fatto lievitare i prezzi delle materie prime: secondo gli ultimi dati Istat relativi al mese di marzo, lo zucchero fa segnare un +54,9% annuo, il burro costa il 25,8% in più, le uova +22.4%, la farina +17,8% per arrivare al cacao, +12,8%. Sono tutti elementi che, ovviamente, vengono impiegati per la realizzazione dei prodotti pasquali. Per tutti questi motivi, sono molti i cittadini che preferiscono acquistare ai discount dove si reca il 72% degli abitanti di Roma mentre l'83% sceglie di acquistare i prodotti che si trovani in promozione.

Oltre ai dolci,

aumenti anche sui prezzi degli agnelli da carne che registrano un +5% rispetto allo scorso anno secondo un'analisi realizzata da Bmti "Borsa Merci Telematica Italiana) con aumenti simili anche sulla la carne di coniglio.

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