La neo-sindaco Anita Venturi (eletta col sostegno di tutto il centrosinistra), prima donna nella storia di Cogoleto alla carica di primo cittadino, guiderà il paese insieme a unaltra donna, Marina Costa, che somma le deleghe alla Sanità e ai Servizi Sociali allincarico di vicesindaco. Gli altri componenti della Giunta, nominati lunedì sera durante il primo consiglio comunale del dopo elezioni, sono Michele Scarrone (finanze e lavoro), Massimo Bianchi (ambiente e territorio) e Giorgio Bisio (lavori pubblici, demanio e sport).
Due donne in cabina di regia, insomma, ma una sola al timone visto che Anita Venturi ha tenuto per sé la delega più importante, quella allurbanistica. Sarà il sindaco in persona, quindi, a traghettare il paese nellera post industriale. E soprattutto sarà sempre lei a decidere sulle preziosissime aree dismesse della ex fabbrica della Tubi Ghisa, della Stoppani e dellOspedale psichiatrico. È questa lultima sfida della Venturi ai costruttori e ai progettisti che probabilmente si erano già fatti i loro conti con una infinita serie di zeri.
«I veri vincitori di queste elezioni sono stati gli elettori», ha detto la Venturi nel discorso di insediamento. È grazie a loro, infatti, se lei, indipendente cattolica legata allassociazionismo, ha messo fuori gioco alle primarie del 20 marzo un pezzo da novanta del Pd come Luigi Cola (già consigliere regionale e sindaco dal 1993 al 2000) e poi ha vinto le elezioni. «Con la maggioranza relativa», ha sottolineato il capogruppo (e candidato sindaco) della lista di centrodestra (Pdl-Lega), Paolo Bruzzone: «È evidente che i cittadini, dopo 20 anni di governo della sinistra, hanno espresso un desiderio di cambiamento». Chiaro riferimento non solo ai voti guadagnati dallo stesso centrodestra, ma anche a quelli confluiti nella lista appoggiata da Sinistra Ecologia e Libertà di Roberto Pansolin che ha ottenuto da solo oltre il 18 per cento.
«I miei voti sono voti che appartengono al centrosinistra», ha teso la mano al sindaco Pansolin. Ma con una raccomandazione: «Chiedo che sullapprovazione del nuovo Puc ci sia la più ampia partecipazione». Una preoccupazione condivisa dal consigliere della Lega Nord, Francesco Biamonti, campione di preferenze (393) di questa tornata elettorale.
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