Cola sfida il Pd per tornare a regnare su Cogoleto

A Cogoleto il centrodestra si divide, il centrosinistra si spacca in tre. Perché per la successione di Attilio Zanetti (sindaco del Pd al secondo mandato) tre sono i nomi che potrebbero contendersi l'elettorato di centrosinistra - il prossimo maggio - in una delle cittadine più rosse della Provincia. Una situazione innescata dall'ex sindaco (dal 1993 al 2000), Luigi Cola: 71 anni, una storia pluridecennale in municipio e campione di preferenze in consiglio regionale nel 2000 e nel 2005. È lui il candidato più temuto del centrosinistra, e dal centrosinistra. A partire dal segretario regionale del Pd (e concittadino di Cola) Lorenzo Basso che a quanto si racconta ha mal digerito la (ri)discesa in campo dell'ex sindaco, deludendo chi nel circolo di partito aspirava a trovare un volto nuovo. Quasi sicuramente l'attuale vice sindaco Anita Venturi. Ma per lei, indipendente, il destino potrebbe essere segnato dalle primarie invocate dallo stesso Cola. Senza dimenticare Roberto Pansolin che dovendo scontare lo sgarro fatto al Pd (ha abbandonato la poltrona di assessore in netto contrasto con la giunta per spostarsi nel Gruppo Misto) potrebbe correre da solo col simbolo di Sinistra, Ecologia e Libertà. Ma se il centrosinistra è diviso, nella minoranza non va meglio coi rapporti tra Pdl e Lega al minimo storico. Il partito di Umberto Bossi punta sull'attuale consigliere del Carroccio Francesco Biamonti. Mentre per il Pdl gira il nome di Paolo Bruzzone, un giovane avvocato (figlio di Federico Bruzzone, sindaco dal 1991 al 1993) con meno della metà degli anni di Cola. «Per le prossime elezioni amministrative il PdL ha intenzione di candidare dei giovani perché sarà loro la Cogoleto del futuro», si limita a illustrare la strategia la capogruppo Maria Elena Dagnino. Insomma, per ora la battaglia si combatte tutta nelle retrovie dei due schieramenti.

In mezzo «gli appetiti che creano tre aree da edificare come quelle della ex Tubi Ghisa, della Stoppani e dell'ospedale psichiatrico», avverte Pansolin. Tanto più che il nuovo Puc «verrà approvato dal prossimo sindaco», ha spiegato Zanetti durante il consiglio comunale di martedì sera.

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