Colombia: scambio prigionieri con le Farc

il presidente Uribe è favorevole alla trattativa con i guerriglieri che hanno appena liberato un ostaggio

Trattative lunghissime. Laboriosissime. Faticosissime. E qualche risultato, sia pure col gontagocce. Qualche giorno fa, i guerriglieri delle Farc hanno liberato il soldato Josue Daniel Calvo, ostaggio dei ribelli comunisti da quasi un anno. Ora il dialogo, sia pure a distanza, si sposta su altre persone che il Governo colombiano vorrebbe riportare a casa. Fra loro, il sergente Pablo Emilio Moncayo, prigioniero addirittura da 12 anni. Moncayo potrebbe tornare in libertà nelle prossime ore, ma fino all'ultimo nulla può essere dato per sicuro. Il presidente della Colombia Alvaro Uribe si è detto «non contrario» ad uno scambio fra terroristi e cittadini con un'unica clausola: i ribelli dovranno abbandonare la guerriglia.

Calvo è stato consegnato a un team di delegati della croce rossa internazionale e alla mediatrice, la senatrice Piedad Cordoba, in una località segreta della giungla. Da lì è stato poi trasferito nella città di Villavicencio, dove ha riabbracciato i familiari. Nei mesi scorsi, le Farc hanno subito gravi perdite sul piano militare, ma la loro sconfitta definitiva è ancora lontana.

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