COM’È

da Madrid

Secondo il quotidiano La Vanguardia la decisione sarebbe stata presa per «non urtare la sensibilità religiosa» dei musulmani, appassionati di calcio spagnolo ma non disposti a tifare per una squadra che ha sulla maglia l’odiato simbolo della cristianità. Anche se quella croce rossa che appare su fondo bianco nell’emblema del Barcellona esiste da oltre cent’anni e rappresenta la croce di Sant Jordì, il San Giorgio catalano, protettore degli innamorati. È già pronta (vedi foto) una versione «religiously correct» della maglia che al posto della croce ha una semplice linea rossa che va da nord a sud del simbolo. Pur di non perdere tifosi (e soldi) all’estero il club calcistico catalano ha accettato di rivedere, ma solo per le trasferte in territorio arabo, la maglia di Ronaldinho.

I responsabili della società negano che si tratti di maglie ufficiali e parla di contraffazioni, ma non nasconde qualche preoccupazione per l’eventualità che nei sorteggi degli ottavi di finale della Champions, le tocchi affrontare in campo i turchi del Fenerbahçe, con i quali ha già avuto problemi analoghi l’Inter, a Milano il 27 novembre scorso. Le maglie del centenario della squadra di Moratti, bianche con una grande croce rossa sul petto, scatenarono la furia della stampa turca e l’esposto di un avvocato che ha portato all’apertura di un’inchiesta dell’Uefa.

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