La faccia pulita del calcio: ecco il verbale integrale di Simone Farina, il calciatore del Gubbio che respingendo e denunciando le offerte di Alessandro Zamperini ha consentito la seconda ondata dell’inchiesta sul calcioscommesse.
La conoscenza «Premetto di conoscere Zamperini Alessandro in quanto con lo stesso ho militato nelle giovanili della Roma negli scorsi anni 1999-2000. Successivamente le nostre carriere si sono divise in quanto Zamperini è andato a giocare in una squadra inglese mentre io sono rimasto alla Roma. Dopo un periodo di sei mesi nel Catania sono ritornato alla Roma e, terminata la stagione 2001-02 sono stato in forza per due anni al Cittadella. Dal 2004 ho giocato nel Guado e nella stagione 2006-07 ho militato nel Celano fino a quando, dall’anno 2007, sono entrato nella rosa del Gubbio che attualmente milita in serie B. Rivesto il ruolo di terzino sinistro e confermo di non avere più avuto rapporti con il mio vecchio compagno di squadra Zamperini Alessandro fino alla tarda sera dello scorso 26 settembre 2011. Verso le ore 22 circa, infatti, mentre mi trovavo presso la mia abitazione, ricevevo un sms originato dall’utenza 327.0066160 nel quale veniva riportata la frase: "Come stai bestia? Sono Zampe"».
Il contatto «Non davo peso e risposta al messaggio, anche se intuivo che lo stesso potesse essere riconducibile al mio ex amico di squadra che, come riferito, non annoveravo tra i contatti registrati nella mia rubrica. Il giorno successivo dopo avere disputato l’allenamento mattutino, trovavo nuovamente sul mio telefono cellulare una serie di chiamate perse di Zamperini Alessandro ed un messaggio dove si qualificava e che mi pregava di richiamarlo in quanto stava venendo a Gubbio. Lo richiamavo e, dopo i convenevoli, mi confermava di essere in procinto di raggiungere la mia città in quanto intenzionato a vendere un’autovettura. Quando gli chiedevo specifiche informazioni circa la ragione del suo viaggio, Alessandro tagliava il discorso e mi pregava di incontrarlo per pranzare assieme a lui e nell’occasione mi avrebbe spiegato tutto».
L’incontro «Dopo una serie di chiamate ed altri sms necessari per concordare l’incontro, verso le ore 12 circa c’incontravamo a Gubbio al semaforo di piazza 40 Martiri. Zamperini giungeva alla guida di una Porsche di colore bianco, modello Carrera 4S con alettone, forse il modello turbo, con a fianco una seconda persona. Quest’ultima si accomodava dietro ed io mi sedevo di fianco ad Alessandro e raggiungevamo la pasticceria Italia sedendoci all’esterno presso alcuni tavolini».
La proposta «Immediatamente Alessandro affrontava il discorso riconducibile alla vera ragione che lo aveva portato ad incontrarmi. Mi riferiva di avere conosciuto alcune persone che disponevano di un sacco di soldi. Che tali persone facevano capo ad un soggetto indonesiano, il quale, tramite un altro soggetto macedone, sarebbe stato disponibile a consegnarmi la somma di 200.000 euro affinché perdessi la partita di coppa Italia con il Cesena, prevista per il prossimo 30 Novembre.
«Per fare ciò avrei dovuto corrompere a mia volta il portiere ed almeno due difensori centrali in maniera tale che si realizzasse il risultato di “Over”, di fatto l’unico risultato che avrebbe interessato la sua organizzazione. Proseguiva affermando che tali soggetti avevano giocato e scommesso anche sui recenti mondiali di calcio under 20 disputatisi questa estate.
«Proseguiva affermando di stare tranquillo che mai si sarebbe parlato per telefono di queste cose e qualora avessi accettato, terminata la partita alla quale lo stesso Zamperini avrebbe assistito, mi avrebbe raggiunto presso la mia abitazione dove avrei ricevuto il denaro da dividere con i miei compagni. Aveva premesso che il denaro sarebbe stato consegnato allo stesso Alessandro direttamente dal macedone che a sua volta faceva da tramite con l’indonesiano. Io non avrei avuto a che fare altri che con Alessandro e, come riferito, avremmo sempre parlato di persona non impegnando mai le comunicazioni telefoniche per affrontare questi discorsi. Cadevo letteralmente dalle nuvole e rimanevo frastornato da tale proposta e subito riferivo di non essere in alcun modo interessato a tale proposta. Alessandro insisteva affermando che non avevo a che fare con personaggi quali il dentista finito nella nota vicenda delle calcioscommesse, insistendo affinché gli fornissi il numero di telefono del mio capitano».
Il rifiuto «Ribattevo che il capitano e l’intera società alla quale appartenevo erano serie e mai avrebbero accettato tale offerta palesemente illecita. Alessandro proseguiva chiedendo di essere messo in contatto con il direttore sportivo del Gubbio affinché, qualora verso la fine del campionato, qualora fossero serviti i tre punti alla mia squadra per salvarsi, lui e la sua organizzazione avrebbero "comprato" l’altra squadra garantendoci la vittoria. Il colloquio presso la pasticceria non sarà durato oltre una decina di minuti. Dopo avere finto un appuntamento urgente, mi facevo accompagnare da Alessandro nelle adiacenze di casa e ci congedavamo. Rammento che prima di salutarci Alesssandro mi raccomandava di non fare parola con alcuno di quanto appreso, mettendosi il dito in prossimità delle labbra».
La denuncia «Nel pomeriggio della stessa giornata, terminato l’allenamento, contattavo telefonicamente l’avvocato Calcagno della Federazione calciatori, il quale mi raccomandava di non fare parola con alcuno dell’accaduto fissandomi l’appuntamento dinanzi al procuratore federale per il giovedì successivo. Attualmente sono a conoscenza della vicenda il mio capitano Sandreani Alessandro, il mister Gigi Simoni ed il direttore sportivo Gianmarioli Stefano.
Oltre alla frequentazione sportiva con Zamperini Alessando, negli anni 1999-2000 nella Primavera della Roma, militavano i rinomati Aquilani, Corvia, Bovo, De Rossi, Amelia, Zotti, Pepe, D’Agostino, Tulli ed altri. Ho perso i contatti con tutti questi colleghi da molti anni ad eccezione di Zotti con il quale intrattengo sporadici contatti telefonici. Non ho altro da aggiungere».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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