I successi di Meloni fanno invidia...

Ritengo che Meloni sia invisa un po’ per invidia, perché lei è riuscita in quello che non è riuscito a nessuna prima di lei, un po’ perché riconoscere i risultati e le capacità di Meloni implica lo scivolare in qualche contraddizione

I successi di Meloni fanno invidia...
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Buongiorno Direttore Feltri, sono una giovane donna, appena laureatasi in scienze politiche, non ho idoli, non ho miti, ma ammiro tantissimo la nostra premier. Penso che lei sia un modello di donna libera, emancipata, indipendente, non bisognosa di avere accanto un uomo di potere per essere e diventare quello che è. Ha camminato da sola. Le femministe dovrebbero trarre ispirazione, come accade a me, da Meloni, invece la combattono, la insultano, la offendono. Pure l'ultimo riconoscimento ottenuto da Giorgia, incoronata persona più potente in Europa, è stata un'altra occasione per attaccarla. Perché? Io queste femministe anti-Meloni proprio non le capisco.

Erica Ruffini

Cara Erica, il quesito che poni è interessante.

Insomma, tu domandi per quale logico motivo donne che si proclamano e si considerano «femministe» dovrebbero odiare una di loro che ce la fa, la prima donna in Italia a rivestire il ruolo di presidente del Consiglio, un traguardo importante non soltanto per Giorgia Meloni, che ha sfondato il famoso tetto di cristallo, ma per il vostro intero genere. Ebbene, io, che pure non pretendo di avere ragione, ritengo che Meloni sia invisa un po’ per invidia, perché lei è riuscita in quello che non è riuscito a nessuna prima di lei, un po’ perché riconoscere i risultati e le capacità di Meloni come donna e come politico e statista implica necessariamente lo scivolare in qualche contraddizione e in qualche cortocircuito. Quali? Innanzitutto, la retorica sul patriarcato dovrebbe essere demolita, dato che, se patriarcato ci fosse in Italia, sarebbe proibito alle signore di svolgere ruoli e compiti di primo piano sia dentro le istituzioni che al di fuori di queste. Quindi, il maschio non potrebbe più essere incriminato, colpevolizzato, accusato di ogni tipo di nefandezza, come quella di impedire alle donne di progredire. In secondo luogo, verrebbe meno la narrazione, cara alla sinistra, della esistenza di un presunto pericolo fascista, caratterizzato anche dal sessismo e incarnato proprio da Meloni. Come potrebbe una donna tanto emancipata essere contraria alla emancipazione di genere e alla parità? Dunque, bisogna insistere, accanirsi contro colei che, non sposando mai il vittimismo progressista, ha segnato un passo in avanti storico per tutte quante voi e lo ha fatto senza un padre, altro che patriarcato, e senza un marito alle spalle. Ovvero senza un inutile patrocinio, inutile perché è stata lei, Meloni, a farlo inutile, convincendo ragazze come te ad avere fiducia in loro stesse e a perseguire i propri obiettivi con forza, tenacia e fermezza, coerenza e rispetto verso il prossimo.

Giorgia è portatrice non solo dei valori della destra conservatrice e moderata ma anche di questi valori qui, la libertà sopra tutti.

E sono contento di apprendere, leggendo la tua lettera, che ci sono giovani che, anziché ispirarsi alle influencer o alle top model, sognano di giungere dove è giunta Giorgia, di conquistare e realizzare quello che ha ottenuto lei, la nostra prima, anche unica ma non ultima, donna premier.

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