Il Comune dalla parte del gentil sesso: calano gli stupri nella capitale

I dati confermati dal sindaco Gianni Alemanno durante la campagna di comunicazione del servizio Sos Donna H24

Calano gli stupri all'ombra del Cupolone. Lo ha annunciato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che ha presentato la campagna di comunicazione del servizio Sos Donna H24, l'iniziativa del Comune a sostegno delle donne che hanno subito violenze. «Registriamo, nei primi nove mesi del 2010, un calo netto delle violenze sessuali denunciate», ha spiegato, specificando che i dati si riferiscono solo a quelle denunciate, e quindi non a quelle subite. «Nel 2007 sono state 241, 230 nel 2009, e nei primi nove mesi del 2010 sono state 154 - ha aggiunto -. Per questo bisogna incalzare in tutti i contesti, perché emergano tutte le situazioni violente e nessuno si senta isolato». Intanto parte la campagna di informazione sul servizio attivato dal Campidoglio nove mesi fa. SOS donna h 24 verrà pubblicizzato prima in manifesti e poi diffuso sui diversi canali di comunicazione. A caratterizzare la campagna un manifesto che raffigura una donna nuda isolata su un panorama ghiacciato e sotto lo slogan: «La violenza ti allontana dal mondo, SOS donna ti avvicina».
Per ora sono state 130 le donne che hanno usufruito di questo supporto: si tratta di un servizio grazie al quale una psicologa, una mediatrice culturale, una sociologa, un'assistente sociale e una donna avvocato, svolgono il servizio diurno con reperibilità notturna. In questo modo la vittima di violenza ha sempre vicino una donna come lei che può quindi metterla più a suo agio. Ad attivare il sistema possono essere le forze dell'ordine, i servizi socio sanitari, le istituzioni pubbliche oppure persone vicine alle vittime.
Durante la presentazione della campagna il sindaco ha sottolineato l'importanza di una campagna che pubblicizza un servizio già collaudato e verificato.
Secondo i dati raccolti dalla Cooperativa sociale BeeFree nel 58 per cento dei casi l'autore della violenza è il marito o il partner, un dato al quale bisogna aggiungere un altro 28 per cento di ex compagni.
In base alle 130 storie esaminate, il fenomeno della violenza interessa il 60 per cento di donne italiane che per il 41 per cento hanno un'età compresa tra i 36 e i 48 anni. «Dai dati che emergono - ha detto Alemanno - capiamo che bisogna interrompere il meccanismo di isolamento e vergogna perché le donne capiscono che c'è sempre una mano pronta ad aiutarle». La delegata alle Pari opportunità Lavinia Mennuni ha annunciato che il 26 ottobre in Campidoglio ci sarà una riunione con le forze dell'ordine, il tribunale e le strutture sanitarie proprio sull'argomento».
«Contro la violenza alle donne l'obiettivo è realizzare una vera e propria rivoluzione culturale - ha sottolineato il presidente della commissione Sicurezza di Roma Capitale Fabrizio Santori -.

È necessario rendersi capaci di intervenire sul modo di pensare che ancora avvelena il modo di comportarsi di molte persone e che fa sì che chi si macchia di azioni turpi come quelle di cui sono vittime le donne spesso rimanga impunito, a volte perché difeso da mille scuse, altre volte addirittura perchè non subisce nemmeno una denuncia». «Basta con la cultura della vergogna - ha concluso - e soprattutto basta con la cultura dell'indifferenza e della prevaricazione nei confronti di chi subisce abusi così odiosi».

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